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1 Stato dell’arte<br />

esterno soli<strong>di</strong>ficato non può contrarsi completamente e ciò induce nel polimero una<br />

sollecitazione <strong>di</strong> trazione. Tale meccanismo si ripete per la soli<strong>di</strong>ficazione <strong>degli</strong> strati<br />

interni così che alla fine si ha uno stato tensionale <strong>di</strong> trazione in tutto lo spessore. Tale<br />

stato rimane fino al rilascio del pezzo dallo stampo; l’istante a cui tale rilascio avviene è<br />

un fattore critico per la determinazione della <strong>di</strong>stribuzione <strong>degli</strong> stress. Se il pezzo viene<br />

staccato dalle pareti dello stampo appena dopo la soli<strong>di</strong>ficazione <strong>degli</strong> strati esterni, la<br />

<strong>di</strong>stribuzione delle tensioni sarà simile a quella <strong>di</strong> un pezzo che si raffredda liberamente.<br />

Se il <strong>di</strong>stacco avviene dopo la soli<strong>di</strong>ficazione completa, si ha trazione su tutto lo spessore.<br />

Una <strong>di</strong>stribuzione più complessa si ha invece se il <strong>di</strong>stacco avviene in una situazione in cui<br />

la soli<strong>di</strong>ficazione è interme<strong>di</strong>a tra le due situazioni appena descritte. I tre casi sono<br />

illustrati rispettivamente in Figura 1.19 a, b e c.<br />

a) b) c)<br />

Figura 1.19: Valutazione <strong>degli</strong> stress indotti termicamente.<br />

Più in generale si può <strong>di</strong>re che gli stress residui indotti termicamente in un pezzo<br />

stampato per iniezione, sono <strong>di</strong> trazione negli strati superficiali ed in quelli più interni, ma<br />

con uno strato interme<strong>di</strong>o caratterizzato da stress <strong>di</strong> compressione. Una tale <strong>di</strong>stribuzione<br />

può essere spiegata schematicamente sud<strong>di</strong>videndo la fase <strong>di</strong> raffreddamento in cinque<br />

step, nei quali la pressione varia in funzione del tempo. Con l’avanzamento del fronte <strong>di</strong><br />

soli<strong>di</strong>ficazione la temperatura scende da quella del fuso , temperatura <strong>di</strong><br />

transizione vetrosa del materiale, a . Si assume poi che il materiale si comporti<br />

come un fluido ideale, per il quale , al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> e come un solido elastico<br />

lineare al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> . Seguiamo l’evoluzione della pressione, della temperatura e <strong>degli</strong><br />

stress nei vari step facendo riferimento alla Figura 1.20.<br />

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