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Il fiume Fortore - Studi preliminari al piano di gestione dei SIC

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Mi c he l e Bu x - Vin c e n z o Rizzi - Mat t e o C<strong>al</strong>darella<br />

STUDIO FAUNISTICO<br />

Biacco Coluber viri<strong>di</strong>flavus<br />

E’ specie <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni che raramente supera i<br />

150 cm <strong>di</strong> lunghezza, con corpo piuttosto slanciato,<br />

testa ben <strong>di</strong>stinta, pupilla rotonda <strong>di</strong> grosse <strong>di</strong>mensioni<br />

e squame lisce. Ha colore <strong>di</strong> fondo verdastro gi<strong>al</strong>lo con<br />

pigmentazione nera o verde che forma un in<strong>di</strong>stinto<br />

intreccio <strong>di</strong> barre sulle parti anteriori e riduce a<br />

striature o file <strong>di</strong> punteggiature gi<strong>al</strong>lastre il colore <strong>di</strong><br />

fondo sul resto del corpo. Alcune popolazioni sono<br />

completamente nere. Ha ventre gi<strong>al</strong>lastro o grigiastro<br />

t<strong>al</strong>volta con piccoli punti scuri.<br />

E’ specie per lo più terricola, amante della luce, attiva<br />

soprattutto nelle ore <strong>di</strong>urne e <strong>di</strong>ffusa d<strong>al</strong> livello del mare<br />

a 2.000 m, anche se più comune a quote inferiori. E’<br />

più frequente nelle foreste semprever<strong>di</strong> me<strong>di</strong>terranee,<br />

nella macchia e nella gariga e nelle foreste caducifoglie<br />

<strong>di</strong> pianura e collina e meno nelle foreste montane.<br />

Pre<strong>di</strong>lige aree assolate, radure o margini <strong>di</strong> boschi, in<br />

prossimità <strong>di</strong> coltivi, muretti a secco e anche <strong>di</strong> centri<br />

abitati e ruderi. Si accoppia in maggio o ad inizio<br />

giugno. La femmina depone 5-15 uova in buche del<br />

terreno, muretti a secco, o in fessure della roccia. Le<br />

uova schiudono dopo 2 mesi <strong>di</strong> incubazione.<br />

Caccia a vista e uccide le prede per costrizione. I giovani<br />

si cibano <strong>di</strong> piccoli sauri e <strong>di</strong> insetti grilli, cav<strong>al</strong>lette,<br />

bruchi, gli adulti si cibano soprattutto <strong>di</strong> vertebrati,<br />

grossi sauri in particolare il ramarro, serpenti, piccoli<br />

mammiferi e più spesso uccelli soprattutto ni<strong>di</strong>acei.<br />

E’ predato da uccelli rapaci come il Biancone ed<br />

occasion<strong>al</strong>mente da qu<strong>al</strong>che <strong>al</strong>tro grosso serpente.<br />

La specie, insieme <strong>al</strong>la Biscia d<strong>al</strong> collare, è il serpente più<br />

comune delle nostre regioni. E’ più raro in aree agricole<br />

e antropizzate dove sono in gran parte scomparsi i suoi<br />

habitat tipici e dove i frequenti investimenti da parte <strong>di</strong><br />

veicoli motorizzati sono una grave causa <strong>di</strong> mort<strong>al</strong>ità.<br />

E’ specie a <strong>di</strong>stribuzione europea sudoccident<strong>al</strong>e<br />

<strong>di</strong>ffusa in Spagna nord orient<strong>al</strong>e, Francia e Svizzera<br />

meri<strong>di</strong>on<strong>al</strong>e, It<strong>al</strong>ia continent<strong>al</strong>e e peninsulare,<br />

raggiungendo ad Est i territori dell’Istria. E’ presente<br />

inoltre in Corsica, in Sardegna, in Sicilia, nell’isola <strong>di</strong><br />

M<strong>al</strong>ta e in molte isole minori.<br />

<strong>Il</strong> Biacco è sicuramente il serpente più <strong>di</strong>ffuso con<br />

popolazioni ancora numerose in tutto il bacino del<br />

<strong>Fortore</strong>.<br />

Cervone Elaphe quatuorlineata<br />

E’ un Colubride <strong>di</strong> grosse <strong>di</strong>mensioni anche oltre i 200<br />

cm nelle femmine, robusto, con testa piuttosto lunga<br />

e appiattita e pupilla rotonda. Si <strong>di</strong>stingue d<strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre<br />

specie congeneri, oltre che per il caratteristico <strong>di</strong>segno<br />

dors<strong>al</strong>e con colore <strong>di</strong> fondo bruno gi<strong>al</strong>lastro e 4 bande<br />

longitu<strong>di</strong>n<strong>al</strong>i scure, per la presenza <strong>di</strong> due squame<br />

preoculari e per l’accenno <strong>di</strong> carenatura sulle squame<br />

dors<strong>al</strong>i. Le parti inferiori sono <strong>di</strong> solito gi<strong>al</strong>lastre.<br />

E’ specie <strong>di</strong>urna, terricola e arboricola, <strong>di</strong>ffusa, nelle<br />

nostre regioni, soprattutto nelle aree <strong>di</strong> pianura,<br />

spingendosi raramente oltre i 600 m. Pre<strong>di</strong>lige<br />

ambienti <strong>di</strong> macchia me<strong>di</strong>terranea, soprattutto i<br />

boschi <strong>di</strong> latifoglie semprever<strong>di</strong>, più raramente i boschi<br />

<strong>di</strong> caducifoglie. E’ presente sia in aree boscate che in<br />

zone a vegetazione più rada o in prossimità <strong>di</strong> radure,<br />

t<strong>al</strong>volta anche in coltivi. Si spinge frequentemente in<br />

prossimità <strong>di</strong> caseggiati e centri abitati, dove pre<strong>di</strong>lige<br />

i muretti a secco, ruderi ed e<strong>di</strong>fici abbandonati. Gli<br />

accoppiamenti hanno gener<strong>al</strong>mente luogo in aprile e<br />

giugno. Dopo circa 40-50 giorni, la femmina depone<br />

3-18 grosse uova peso <strong>di</strong> circa 30 gr <strong>al</strong>la base <strong>di</strong><br />

cespugli, nei muretti a secco, in fessure della roccia.<br />

Le uova schiudono dopo 45-50 giorni. I neonati sono<br />

lunghi in me<strong>di</strong>a 35 cm.<br />

L’accrescimento corporeo è molto veloce e un anim<strong>al</strong>e<br />

<strong>di</strong> 3 anni è in me<strong>di</strong>a lungo 120 cm. Dopo il 4° anno <strong>di</strong><br />

età l’accrescimento <strong>di</strong>minuisce piuttosto bruscamente. I<br />

giovani si cibano soprattutto <strong>di</strong> sauri, piccoli mammiferi<br />

e grossi insetti, gli adulti quasi esclusivamente <strong>di</strong><br />

mammiferi, uccelli soprattutto ni<strong>di</strong>acei e uova. Tra<br />

i predatori più comuni vi è il Biancone e <strong>al</strong>tri grossi<br />

rapaci <strong>di</strong>urni. E’ specie in progressivo declino, a causa<br />

soprattutto dell’intensa caccia cui la specie è stata<br />

soggetta in questi ultimi decenni e del continuo<br />

deterioramento e scomparsa degli habitat in cui essa<br />

vive.<br />

E’ specie <strong>di</strong>stribuita nell’Europa sudoccident<strong>al</strong>e, a<br />

Nord fino <strong>al</strong>l’Istria e <strong>al</strong>la Russia sud occident<strong>al</strong>e, e in<br />

Asia centr<strong>al</strong>e ed occident<strong>al</strong>e. In It<strong>al</strong>ia la specie è assente<br />

nella maggior parte delle regioni settentrion<strong>al</strong>i a nord<br />

del Fiume Arno, mentre è presente nelle regioni centr<strong>al</strong>i<br />

e meri<strong>di</strong>on<strong>al</strong>i della penisola sino <strong>al</strong>la C<strong>al</strong>abria.<br />

<strong>Il</strong> Cervone è ancora presente lungo tutto il <strong>Fortore</strong> con<br />

popolazioni variabili.<br />

Saettone meri<strong>di</strong>on<strong>al</strong>e Elaphe lineata<br />

E’ un Colubride d<strong>al</strong> corpo snello e <strong>al</strong>lungato fino a<br />

200 cm nei maschi con testa stretta e ben definita,<br />

pupilla rotonda e squame piatte e lisce. Ha colorazione<br />

uniforme da grigio fulvo a verde oliva marrone; t<strong>al</strong>volta<br />

sono presenti deboli striature lungo i fianchi. Le parti<br />

ventr<strong>al</strong>i sono gi<strong>al</strong>lastre o biancastre. E’ simile <strong>al</strong> Cervone,<br />

da cui si <strong>di</strong>fferenzia per la forma più slanciata, per la<br />

mancanza <strong>di</strong> carenatura sulle squame dors<strong>al</strong>i e per la<br />

presenza <strong>di</strong> una sola squama preoculare.<br />

E’ specie <strong>di</strong>urna, terricola ed arboricola, attiva da ottobre<br />

a fine marzo, più comune <strong>al</strong>le basse e me<strong>di</strong>e quote;<br />

occasion<strong>al</strong>mente si spinge oltre i 1.500 m. La specie<br />

pre<strong>di</strong>lige radure o zone margin<strong>al</strong>i <strong>di</strong> boschi <strong>di</strong> latifoglie<br />

miste e la macchia. Si spinge t<strong>al</strong>volta in prossimità <strong>di</strong><br />

centri abitati e coltivi, dove è frequente sui muretti a<br />

secco e lungo i corsi d’acqua. Gli accoppiamenti hanno<br />

luogo tra la fine <strong>di</strong> maggio e gli inizi <strong>di</strong> giugno, dopo<br />

spettacolari parate comportament<strong>al</strong>i nelle qu<strong>al</strong>i il<br />

maschio insegue la femmina e le afferra con la bocca<br />

il collo. Le femmine depone, dopo 2 o 3 settimane,<br />

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