Il fiume Fortore - Studi preliminari al piano di gestione dei SIC
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Pa s q ua l e Di Pa o lo<br />
CENSIMENTO STORICO ARTISTICO - CAMPANIA E MOLISE<br />
IL PAESAGGIO RURALE<br />
<strong>Il</strong> tema del paesaggio rur<strong>al</strong>e, inteso come simbiosi tra casa<br />
rur<strong>al</strong>e, unità produttiva della terra e sistema <strong>di</strong> intercomunicazioni<br />
e <strong>di</strong> percorsi verso il vicino borgo abitato, è stato<br />
scelto perché pregno del portato delle vicende umane <strong>dei</strong><br />
versanti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o anche se <strong>di</strong>messo quasi del tutto se inteso<br />
nel suo significato strettamente produttivo. <strong>Il</strong> territorio<br />
in esame può essere <strong>di</strong>viso in due gruppi: il primo gravita<br />
intorno <strong>al</strong> Tratturo Castel <strong>di</strong> Sangro Lucera, attinente<br />
<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>ta v<strong>al</strong>le del <strong>Fortore</strong> e <strong>al</strong> lago <strong>di</strong> Occhito, e mostra i<br />
tipici tratti del paesaggio agrario me<strong>di</strong>o-molisano, con<br />
una piccola o me<strong>di</strong>a proprietà adagiata o aggrappata ai<br />
versanti mutevoli delle colline.<br />
<strong>Il</strong> secondo gruppo indagato, esterno d<strong>al</strong>la perimetrazione<br />
<strong>SIC</strong> del <strong>fiume</strong> <strong>Fortore</strong> ma su <strong>di</strong> esso comunque<br />
gravitante, mostra una collina più regolare e <strong>di</strong>stesa<br />
ma anche un’accentuazione della vocazione agricola<br />
che si è andata se<strong>di</strong>mentando nel corso degli ultimi<br />
due secoli. Dove qui la pratica agricola è ancora la risorsa<br />
primaria, trova invece nel primo contesto un lento<br />
declino. Con il progressivo abbandono delle campagne<br />
i segni che restano sono i manufatti architettonici,<br />
spesso <strong>di</strong>ruti, che hanno rappresentato il momento<br />
fondante della presenza dell’uomo sul territorio.<br />
La presenza <strong>di</strong> questi manufatti narra <strong>di</strong> vicende che<br />
agognavano il possesso, il controllo e la saturazione<br />
delle terre, in un’unità <strong>di</strong> paesaggio molto frammentata<br />
ma <strong>al</strong>lo stesso tempo omogenea e che rivela la<br />
<strong>di</strong>fficoltà e la limitatezza dell’economia agricola della<br />
regione.<br />
Occorre tener presente che architettura rur<strong>al</strong>e non<br />
vuole <strong>di</strong>re architettura spontanea, ma continuo confronto<br />
delle tecniche con la morfologia e caratteristiche<br />
climatiche del contesto e con le esigenze lavorative<br />
ed abitative delle popolazioni.<br />
La <strong>di</strong>mora rur<strong>al</strong>e dell’<strong>al</strong>ta e me<strong>di</strong>a v<strong>al</strong>le del <strong>Fortore</strong> presenta<br />
i caratteri della tipizzazione collinare d<strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e,<br />
a scanso <strong>di</strong> considerazioni semplicistiche, è possibile<br />
trarre <strong>al</strong>cune invarianti tipologiche. Ma anche se la varietà<br />
delle soluzioni è comunque grande, tutti gli organismi<br />
e<strong>di</strong>lizi vengono notoriamente connotati con il<br />
nome <strong>di</strong> masserie.<br />
Notiamo la presenza <strong>di</strong> agglomerati e <strong>di</strong> case sparse:<br />
in genere l’agglomerato è in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> presenza costante<br />
degli abitanti mentre la <strong>di</strong>mora isolata può rivestire il<br />
carattere <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento temporaneo o stabile, anche<br />
se non in <strong>di</strong>retto rapporto con l’utilizzo, agricolo<br />
o pastor<strong>al</strong>e.<br />
Va ancora detto che a seconda della morfologia del<br />
terreno possiamo definire il manufatto inerpicato o<br />
adagiato. Data la non uniformità del panorama collinare<br />
presente, ritroviamo entrambe le tipologie.<br />
La casa dell’<strong>al</strong>to e me<strong>di</strong>o <strong>Fortore</strong> è per lo più <strong>di</strong> piccole<br />
e me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni, d<strong>al</strong>la pianta molto regolare a servizio<br />
<strong>di</strong> un solo nucleo familiare. La densità abitativa<br />
nelle campagne in questa parte <strong>di</strong> territorio non è mai<br />
stata molto elevata; a causa <strong>di</strong> frequenti movimenti<br />
franosi le preferenze sulla scelta abitative ricadevano<br />
più spesso nell’abitato <strong>di</strong> riferimento, impostato su terreni<br />
più soli<strong>di</strong>.<br />
La tipologia senza dubbio più <strong>di</strong>ffusa è quella <strong>di</strong> pen<strong>di</strong>o,<br />
con e<strong>di</strong>fici sovente a due livelli: quello seminterrato<br />
a<strong>di</strong>bito a rustico con la presenza <strong>di</strong> vani destinati a<br />
ricovero per anim<strong>al</strong>i. T<strong>al</strong>i ambienti si presentano spesso<br />
voltati e pochissimo aerati. <strong>Il</strong> <strong>piano</strong> superiore è riservato<br />
ad abitazione con la cucina qu<strong>al</strong>e vano car<strong>di</strong>ne attorno<br />
<strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e si <strong>di</strong>sponevano le <strong>al</strong>tre stanze. Raramente<br />
i due livelli sono collegati da sc<strong>al</strong>a interna. <strong>Il</strong> sottotetto<br />
in genere veniva impiegato come deposito.<br />
<strong>Il</strong> materi<strong>al</strong>e elettivo per la <strong>di</strong>mora rustica molisana in<br />
genere è la pietra c<strong>al</strong>carea (il laterizio è utilizzato rispetto<br />
ad una fascia <strong>di</strong> circa 15-20 km d<strong>al</strong>la linea costiera).<br />
Cercare caratteri origin<strong>al</strong>i, region<strong>al</strong>istici, oppure largamente<br />
ricorrenti, risulta impresa <strong>di</strong>fficile ed inefficace.<br />
Ciò che prev<strong>al</strong>e è il senso <strong>di</strong> unicità che espressamente<br />
traspare d<strong>al</strong>le case rur<strong>al</strong>i, che varia <strong>al</strong> variare dell’ubicazione,<br />
dell’esposizione, della morfologia <strong>dei</strong> pen<strong>di</strong>i.<br />
La schedatura effettuata, <strong>di</strong> stretta o prossima appartenenza<br />
<strong>al</strong>le aree <strong>SIC</strong>, mostra proprio questo risultato;<br />
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