Il fiume Fortore - Studi preliminari al piano di gestione dei SIC
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<strong>Il</strong> Fiu m e Fo r t o r e: s t u d i <strong>preliminari</strong> a l p ia n o d i g e s t io n e d e i <strong>SIC</strong><br />
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5-20 uova nelle cavità <strong>di</strong> <strong>al</strong>beri, in fessure della roccia,<br />
nei muretti a secco. Le uova schiudono dopo circa 2<br />
mesi verso la fine dell’estate e nascono piccoli lunghi<br />
circa 20 cm. La maturità sessu<strong>al</strong>e è aggiunta dopo il 3°<br />
anno. I giovani predano soprattutto lucertole e insetti,<br />
mentre gli adulti uccelli soprattutto uova e ni<strong>di</strong>acei<br />
e micromammiferi. I predatori della specie sono<br />
rapaci <strong>di</strong>urni come il Biancone ed occasion<strong>al</strong>mente<br />
Musteli<strong>di</strong>.<br />
E’ specie minacciata soprattutto nell’Europa centr<strong>al</strong>e,<br />
meno in It<strong>al</strong>ia. Una delle princip<strong>al</strong>i minacce <strong>al</strong>la sua<br />
sopravvivenza è il deterioramento degli habitat dovuto<br />
<strong>al</strong>le pratiche agricole. In prossimità <strong>di</strong> centri abitati il<br />
traffico strad<strong>al</strong>e è spesso una delle princip<strong>al</strong>i cause <strong>di</strong><br />
mort<strong>al</strong>ità della specie.<br />
E’ specie <strong>di</strong>ffusa nell’Europa meri<strong>di</strong>on<strong>al</strong>e Spagna,<br />
Francia, Germania meri<strong>di</strong>on<strong>al</strong>e, Penisola B<strong>al</strong>canica,<br />
Slovacchia, Polonia e Russia meri<strong>di</strong>on<strong>al</strong>e e in Asia<br />
occident<strong>al</strong>e. In It<strong>al</strong>ia è <strong>di</strong>ffusa nelle regioni settentrion<strong>al</strong>i<br />
e centr<strong>al</strong>i. Per le regioni meri<strong>di</strong>on<strong>al</strong>i e per la Sicilia le<br />
popolazioni della specie sono state recentemente<br />
ascritte ad una specie <strong>di</strong>stinta, il Saettone meri<strong>di</strong>on<strong>al</strong>e<br />
Elaphe lineata Camerano, 1891.<br />
<strong>Il</strong> Saettone meri<strong>di</strong>on<strong>al</strong>e appare ancora ben <strong>di</strong>stribuito<br />
sul <strong>Fortore</strong> sebbene, come la maggior parte degli<br />
ofi<strong>di</strong> legati <strong>al</strong>le cenosi forest<strong>al</strong>i, risente fortemente<br />
dell’<strong>al</strong>terazione del suo habitat.<br />
Colubro liscio Coronella austriaca<br />
E’ un Colubride <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni raramente più<br />
<strong>di</strong> 75 cm, inclusa la coda con corpo cilindrico, collo<br />
e testa poco definiti, muso abbastanza appuntito,<br />
occhi piccoli con pupilla rotonda, squame lisce. Ha<br />
colorazione variabile, <strong>di</strong> solito grigiastra, brunastra,<br />
o anche rossastra, con punti o macchiette più scure<br />
più evidenti nella regione del collo. <strong>Il</strong> ventre <strong>di</strong><br />
solito è piuttosto scuro rosso, arancione, grigio o<br />
nerastro gener<strong>al</strong>mente con qu<strong>al</strong>che punteggiatura o<br />
macchiettatura. Si può confondere con il Colubro <strong>di</strong><br />
Riccioli, da cui si <strong>di</strong>fferenzia per il <strong>di</strong>segno del capo<br />
caratterizzato d<strong>al</strong>la presenza <strong>di</strong> una stria scura che va<br />
d<strong>al</strong>la narice <strong>al</strong>l’angolo della bocca passando attraverso<br />
l’occhio e per il ventre piuttosto uniforme e non<br />
striato o a scacchiera. Le femmine sono più gran<strong>di</strong> <strong>dei</strong><br />
maschi.<br />
E’ specie prev<strong>al</strong>entemente terricola, attiva soprattutto<br />
durante le ore <strong>di</strong>urne e presente d<strong>al</strong> livello del mare<br />
sino ad oltre 2.000 m, anche se è più frequente <strong>al</strong>le<br />
quote collinari e sub montane. Colonizza radure,<br />
margini <strong>di</strong> foreste, pietraie, greti fluvi<strong>al</strong>i, muretti a secco<br />
in prossimità <strong>di</strong> coltivi e pascoli, macchia e leccete. Si<br />
accoppia in primavera tra marzo e aprile e nella tarda<br />
estate da fine agosto e inizi <strong>di</strong> ottobre quando il<br />
maschio afferra la femmina con la bocca e l’avvolge<br />
con le proprie spire. Le femmine sono ovovivipare. Le<br />
uova da 3 a 15, sono trattenute <strong>al</strong>l’interno del corpo<br />
materno sino a pochi istanti prima della schiusa. I<br />
piccoli, quando escono, sono lunghi 12-18 cm e già<br />
completamente autosufficienti.<br />
La maturità sessu<strong>al</strong>e è raggiunta prima dai maschi<br />
gener<strong>al</strong>mente <strong>al</strong> 3° anno, più tar<strong>di</strong> nelle femmine <strong>al</strong><br />
5° anno <strong>di</strong> età. La <strong>di</strong>eta è in gran parte costituita da<br />
sauri, soprattutto lacerti<strong>di</strong>. E’ predato da uccelli rapaci<br />
e mammiferi soprattutto musteli<strong>di</strong> e cinghi<strong>al</strong>e.<br />
E’ specie in declino per la riduzione e scomparsa<br />
dell’habitat dovuta <strong>al</strong>lo sviluppo dell’agricoltura ed ai<br />
frequenti incen<strong>di</strong>.<br />
E’ specie con ampio are<strong>al</strong>e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione che copre<br />
buona parte del continente euroasiatico. In It<strong>al</strong>ia<br />
è relativamente <strong>di</strong>ffusa ad eccezione della Pianura<br />
Padana dove è rara. E’ presente anche in Sicilia e<br />
nell’isola d’Elba, mentre è assente in Sardegna e nelle<br />
<strong>al</strong>tre isole minori.<br />
I dati attu<strong>al</strong>mente <strong>di</strong>sponibili non consentono <strong>di</strong> chiarire<br />
la re<strong>al</strong>e ampiezza della <strong>di</strong>stribuzione del Colubro liscio<br />
nel bacino del <strong>Fortore</strong> né tantomeno la popolazione<br />
presente.<br />
Biscia tassellata Natrix tessellata<br />
E’ un Colubride <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni anche oltre 100 cm<br />
nelle femmine con testa stretta, appuntita e piuttosto<br />
piccola, pupilla rotonda e squame dors<strong>al</strong>i fortemente<br />
carenate. Ha colorazione variabile, <strong>di</strong> solito grigiastra<br />
o brunastra, spesso con un <strong>di</strong>segno caratteristico <strong>di</strong><br />
punteggiature regolari <strong>di</strong>stribuite uniformemente<br />
sul corpo. <strong>Il</strong> ventre è biancastro, gi<strong>al</strong>lastro o rosso,<br />
a scacchiera o quasi nero. Molto simile <strong>al</strong>la Natrice<br />
viperina, da cui si <strong>di</strong>stingue per il numero <strong>di</strong> squame<br />
sopra la bocca pari a 8 e non 7, ed <strong>al</strong>la Biscia d<strong>al</strong><br />
collare, da cui si <strong>di</strong>stingue per la posizione delle narici<br />
rivolte verso l’<strong>al</strong>to e non later<strong>al</strong>mente, per il numero <strong>di</strong><br />
squame preoculari 2 e non 1 e sempre d<strong>al</strong> numero <strong>di</strong><br />
squame sopra la bocca pari a 8 e non 7, nonché d<strong>al</strong>la<br />
forma piramid<strong>al</strong>e e non rettangolare delle internas<strong>al</strong>i.<br />
Pre<strong>di</strong>lige laghi, ma è frequente anche lungo le rive <strong>di</strong><br />
corsi d’acqua. Solo raramente si <strong>al</strong>lontana d<strong>al</strong>l’acqua.<br />
Nelle nostre regioni è presente sino ai 1.000 m <strong>di</strong><br />
quota. La stagione riproduttiva ha inizio <strong>al</strong>la ripresa<br />
dell’attività, dopo il periodo <strong>di</strong> latenza invern<strong>al</strong>e. La<br />
femmina depone 5-40 uova, a partire d<strong>al</strong>la fine <strong>di</strong><br />
giugno sino ai primi <strong>di</strong> agosto, in buche nel terreno,<br />
presso le rive <strong>dei</strong> corsi d’acqua o degli stagni, sotto<br />
cumuli veget<strong>al</strong>i, tronchi o massi. Le uova schiudono<br />
dopo 8 o 10 settimane. I neonati pesano circa 5 g e<br />
sono lunghi poco più <strong>di</strong> 20 cm. Si ciba prev<strong>al</strong>entemente<br />
<strong>di</strong> pesci, ma frequentemente anche <strong>di</strong> anfibi, sia <strong>di</strong><br />
adulti che <strong>di</strong> larve e t<strong>al</strong>volta anche <strong>di</strong> piccoli mammiferi<br />
o ni<strong>di</strong>acei <strong>di</strong> uccelli acquatici.<br />
Tra i suoi predatori vi sono uccelli rapaci e <strong>al</strong>cuni<br />
mammiferi soprattutto musteli<strong>di</strong>.<br />
E’ specie in declino in buona parte del suo are<strong>al</strong>e<br />
europeo e minacciata d<strong>al</strong> degrado degli ambienti