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Il fiume Fortore - Studi preliminari al piano di gestione dei SIC

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<strong>Il</strong> Fiu m e Fo r t o r e: s t u d i <strong>preliminari</strong> a l p ia n o d i g e s t io n e d e i <strong>SIC</strong><br />

52<br />

<strong>di</strong> lavoro, per l’effetto combinato dell’aumento dell’occupazione<br />

e del c<strong>al</strong>o della forza lavoro. T<strong>al</strong>e incremento<br />

occupazion<strong>al</strong>e a livello region<strong>al</strong>e è stato assorbito, in<br />

questo periodo, quasi interamente d<strong>al</strong> settore <strong>dei</strong> servizi:<br />

va da sé che l’area oggetto <strong>di</strong> intervento è rappresentativa<br />

delle re<strong>al</strong>tà più deboli del contesto region<strong>al</strong>e<br />

e che quin<strong>di</strong> i comuni che la definiscono per quanto in<br />

linea con gli andamenti complessivi si attestano sempre<br />

su <strong>di</strong>namiche più lente e deboli.<br />

In tutti i 23 comuni l’agricoltura continua a rivestire<br />

un ruolo ancora determinante nell’economia sia per<br />

quanto attiene <strong>al</strong>l’autoconsumo familiare sia in relazione<br />

<strong>al</strong> mercato interno soprattutto provinci<strong>al</strong>e e, in<br />

subor<strong>di</strong>ne, region<strong>al</strong>e. È un’agricoltura a prev<strong>al</strong>ente<br />

manodopera familiare:un gran peso nella <strong>di</strong>stribuzione<br />

degli addetti è infatti determinato dagli <strong>al</strong>tri settori ed<br />

in particolar modo d<strong>al</strong>la pubblica amministrazione se<br />

si considerano i dati region<strong>al</strong>i. Se si comparano i dati<br />

dell’ultimo censimento Istat in relazione agli addetti<br />

<strong>al</strong>le unità loc<strong>al</strong>i per settore <strong>di</strong> attività economica, provincia<br />

e classi <strong>di</strong> ampiezza demografica <strong>dei</strong> Comuni,<br />

con i dati relativi <strong>al</strong> 1991 si rileva una contrazione degli<br />

addetti per i comuni con meno <strong>di</strong> 1000 nei servizi e in<br />

misura molto minore nell’agricoltura. Gli addetti <strong>al</strong>l’industria<br />

fanno riferimento a piccole e me<strong>di</strong>e imprese e<br />

<strong>al</strong>l’artigianato in particolar modo a quello agro<strong>al</strong>imentare.<br />

Rispetto <strong>al</strong> genere, è stato più evidente il c<strong>al</strong>o per la<br />

componente femminile (-4,4%). <strong>Il</strong> tasso <strong>di</strong> occupazione<br />

femminile <strong>al</strong> 2005 è infatti pari <strong>al</strong> 27,9%; i tassi <strong>di</strong><br />

occupazione nella popolazione anziana (55-64 anni)<br />

sono invece superiori a quelli nazion<strong>al</strong>i (32,4 contro<br />

31,4) così come il tasso <strong>di</strong> occupazione che per tutta<br />

l’area è pari <strong>al</strong> 33%. <strong>Il</strong> livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione, pari<br />

<strong>al</strong> 14,9 sebbene sia in <strong>di</strong>minuzione, continua ad assumere<br />

carattere <strong>di</strong> emergenza. T<strong>al</strong>e riduzione è ascrivibile<br />

soprattutto <strong>al</strong>l’effetto della riduzione del numero<br />

<strong>di</strong> persone in cerca <strong>di</strong> lavoro, associato <strong>al</strong> forte c<strong>al</strong>o<br />

della porzione <strong>di</strong> popolazione attiva. <strong>Il</strong> problema della<br />

<strong>di</strong>soccupazione assume poi una particolare drammaticità<br />

per le componenti femminile, giovanile e <strong>di</strong> lunga<br />

durata. <strong>Il</strong> <strong>di</strong>vario fra donne ed uomini rimane molto<br />

elevato: il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione maschile è circa la<br />

metà <strong>di</strong> quello femminile, mentre nella popolazione<br />

della fascia <strong>di</strong> età 15-24 anni è pari <strong>al</strong> 38,8%, a fronte<br />

del 24% della me<strong>di</strong>a nazion<strong>al</strong>e.<br />

I dati commentati rilevano un mercato del lavoro caratterizzato<br />

da molteplici problemi struttur<strong>al</strong>i.<br />

Da un lato, si rileva il mancato incontro tra domanda<br />

e offerta <strong>di</strong> lavoro, dovuto in parte <strong>al</strong>la scarsità della<br />

domanda e <strong>al</strong>la mancanza <strong>di</strong> speci<strong>al</strong>izzazione dell’offerta.<br />

Infine, le <strong>di</strong>fficoltà che si manifestano non solo<br />

nella minore partecipazione <strong>al</strong>le forze <strong>di</strong> lavoro delle<br />

donne, ma anche in un maggiore tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione<br />

femminile, stanno a significare che ci sono ancora<br />

forti resistenze <strong>al</strong>l’entrata delle donne nel mondo<br />

del lavoro.<br />

Un importante in<strong>di</strong>catore sia delle risorse <strong>di</strong> un territorio,<br />

sia delle sue potenzi<strong>al</strong>ità <strong>di</strong> attrarre visitatori e<br />

fruitori <strong>di</strong> beni ambient<strong>al</strong>i e cultur<strong>al</strong>i, sia <strong>dei</strong> potenzi<strong>al</strong>i<br />

impatti provocati da t<strong>al</strong>e fruizione è il numero <strong>di</strong> presenze<br />

turistiche per abitante e unità <strong>di</strong> superficie. La<br />

frequentazione turistica <strong>di</strong> un’area <strong>di</strong> elevato interesse<br />

natur<strong>al</strong>istico, infatti, può innescare processi <strong>di</strong> degrado<br />

a cascata per azioni <strong>di</strong>rette e per azioni in<strong>di</strong>rette,<br />

come ad esempio la creazione <strong>di</strong> infrastrutture, che<br />

solo un’adeguata <strong>gestione</strong> può trasformare in risorse<br />

per uno sviluppo ecologicamente compatibile.<br />

Non sono <strong>di</strong>sponibili riferimenti per in<strong>di</strong>viduare v<strong>al</strong>ori<br />

<strong>di</strong> soglia massima del parametro “presenze turistiche<br />

per unità <strong>di</strong> superficie e <strong>di</strong> tempo”, perché le caratteristiche<br />

geografiche del territorio, le con<strong>di</strong>zioni ambient<strong>al</strong>i<br />

in esso presenti e le mod<strong>al</strong>ità in cui si manifesta<br />

la presenza <strong>dei</strong> visitatori possono combinarsi in vario<br />

modo, dando risultati variabili. Per ciascuna situazione,<br />

con la relativa combinazione <strong>dei</strong> fattori elencati, però,<br />

possono eventu<strong>al</strong>mente essere in<strong>di</strong>viduati casi più o<br />

meno vicini <strong>al</strong>la criticità o <strong>al</strong>l’attenzione. Nelle aree <strong>di</strong><br />

particolare v<strong>al</strong>enza natur<strong>al</strong>istica, comunque, è raccomandabile<br />

il monitoraggio delle presenze turistiche,<br />

prevedendo anche il confronto tra situazioni ambient<strong>al</strong>i<br />

an<strong>al</strong>oghe, per evidenziare e quantificare la natura<br />

degli eventu<strong>al</strong>i impatti.<br />

Aspetti problematici e punti <strong>di</strong> forza<br />

Gli elementi socio economici caratterizzanti quest’area<br />

sono, come già an<strong>al</strong>izzato, <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa natura e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />

intensità ma comuni più o meno <strong>di</strong>rettamente e<br />

significativamente <strong>al</strong>l’area <strong>di</strong> intervento.<br />

Gli aspetti problematici in<strong>di</strong>viduabili nell’area possono<br />

essere sintetizzati come segue:<br />

• crisi del sistema produttivo loc<strong>al</strong>e, inari<strong>di</strong>mento<br />

della vocazione agricola;<br />

• spopolamento delle aree e l’invecchiamento<br />

della popolazione;<br />

• progressiva scomparsa <strong>dei</strong> servizi <strong>al</strong>la persona,<br />

<strong>al</strong> territorio, <strong>al</strong>le imprese e/o la loro mancata<br />

re<strong>al</strong>izzazione.<br />

• <strong>di</strong>pendenza economica dai pochi occupati;<br />

• deficit impren<strong>di</strong>tori<strong>al</strong>e;<br />

• forte incidenza occupazion<strong>al</strong>e d<strong>al</strong> settore<br />

pubblico;<br />

• necessità <strong>di</strong> recupero statico e <strong>di</strong>namico degli<br />

e<strong>di</strong>fici;<br />

• necessità <strong>di</strong> completamento e/o <strong>di</strong> re<strong>al</strong>izzazione<br />

ex novo <strong>dei</strong> servizi <strong>di</strong> rete.<br />

Come si evince d<strong>al</strong>l’an<strong>al</strong>isi socio economica l’area<br />

interessata presenta una situazione estremamente<br />

complessa. Da una parte vi sono situazioni e segn<strong>al</strong>i<br />

<strong>di</strong> forte depauperamento soci<strong>al</strong>e ed economico (terremoto,<br />

invecchiamento della popolazione, aumento

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