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Amministrare GNU/Linux - Cia

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96 CAPITOLO 2. LA SHELL E I COMANDIdisposizione solo un limitato numero di opzioni, e non danno mai il completo controllo sul comportamentodi un programma, che si può ottenere soltanto operando direttamente sui file diconfigurazione. Per questo motivo, l’editor, cioè un programma che permetta di leggere file ditesto e modificarne il contenuto, diventa il principale strumento dell’amministraizione di sistema.Inoltre quando un qualche problema sul disco, o il classico rm -fR dato un po’ troppo allegramenteda root avrà danneggiato qualche file essenziale o bloccato il sistema all’avvio, saràsempre possibile usare una distribuzione su dischetto per rimettere le cose a posto, ma lì gli strumentigrafici non saranno disponibili. E quand’anche si usasse una delle tante distribuzioni suCD che sono in grado di fornire un desktop completo, 54 le configurazioni sul sistema danneggiatoandrebbero comunque effettuate a mano.Infine, anche se la diffusione della banda larga riduce il problema, usare una interfaccia graficada remoto resta sempre (considerazioni di sicurezza a parte) estremamente lento (e sostanzialmenteimpossibile senza una buona ADSL), mentre con la riga di comando si può usare unterminale remoto e fare tutto quello che si vuole anche con la banda fornita da un semplicissimomodem analogico.Dato che l’editor di testi ha sempre avuto questo ruolo fondamentale, è stato forse il primoprogramma applicativo sviluppato sotto Unix, e come per molte altre applicazioni di uso generalene esistono molte versioni, con i nomi più pittoreschi, che pur svolgendo lo stesso compito dibase, la modifica dei file di testo, vanno da quelli dotati solo delle funzionalità più elementari,come quelle di ed, uno dei primi editor che permette di operare solo su una linea alla volta 55ai più complessi e sofisticati, come emacs che ha una quantità infinta di funzionalità diverse eviene paragonato da alcuni esagerati ad un secondo sistema operativo.Nel prosieguo di questa sezione daremo una breve panoramica sull’uso dei più comuni editordi testo, ma restando nell’ottica dell’amministrazione di sistema tratteremo esclusivamente dieditor accessibili da console, e quindi utilizzabili anche attraverso connessioni remote con deisemplici modem, comunque non entreremo nei dettagli dell’uso dei singoli editor, ci limiteremoa esporre quali sono i comandi base per leggere, modificare e scrivere su un file di testo.La scelta dell’editor è comunque una scelta personale, che genera spesso clamorose guerre direligione fra le fazioni dei sostenitori dei diversi editor (particolarmente virulente sono quelle frai sostenitori di emacs e vi, i più blasonati fra gli editor di testi).2.4.2 Un editor evoluto: emacs o xemacsPer molti emacs 56 è l’editor. Sicuramente è il più potente; dentro emacs si può davvero fare ditutto: navigare fra i file e in internet, leggere la posta e le news di Usenet, programmare (conevidenziazione della sintassi e scorciatoie ai costrutti principali di qualunque linguaggio), faredebug, scrivere dispense come queste, giocare (a tetrix o a qualche avventura testuale), ed anchefarsi psicanalizzare dal “doctor”.Qualunque cosa sia possibile fare con del testo con emacs si fa, infatti l’editor è programmabile,57 e per un qualunque compito specifico sono state create delle le estensioni più varie ingrado di eseguire operazioni complesse, gestire automatismi, abbellire la visualizzazione, ecc.Tutto questo ha ovviamente un costo, ed infatti i detraxttori di emacs ne lamentano lapesantezza (di certo non lo troverete sulle distribuzioni su dischetto), ma data la diffusione e lapotenza dello strumento, e la preferenza personale nei suoi confronti, ne parleremo, considerato54 ovviamente, anche se questo fosse dotato degli strumenti grafici di amministrazione grafici necessari, questiopererebbero sul sistema corrente, non su quello danneggiato.55 quello che per questo viene chiamato un editor di linea, che origina dai tempi dei primi Unix quando i terminalierano delle vere telescriventi, ma i cui comandi si ritrovano ancora in altri editor e pure in programmi come sed.56 nome che in teoria vorrebbe dire Extensible MACro System, ma è stato ribattezzato in Eight Megs AndConstantly Swapping, o Escape Meta Alt Control Shift.57 in un dialetto specifico del lisp, un linguaggio funzionale estremamente potente che consente una enormeespandibilità del programma.

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