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Amministrare GNU/Linux - Cia

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5.2. LA GESTIONE DEI DISCHI E DEI FILESYSTEM 189anarres:/home/piccardi# lsmodModule Size Used by Not taintedhid 23156 0 (unused)radeon 111132 1agpgart 18012 3ds 8284 1yenta_socket 11936 1dmasound_pmac 65408 1 (autoclean)dmasound_core 12832 1 (autoclean) [dmasound_pmac]soundcore 4184 3 (autoclean) [dmasound_core]pcmcia_core 44328 0 [ds yenta_socket]airport 3348 1 (autoclean)orinoco 38616 0 (autoclean) [airport]hermes 9088 0 (autoclean) [airport orinoco]usb-ohci 22848 0 (unused)usbcore 72628 1 [hid usb-ohci]La prima colonna indica il nome del modulo, mentre la seconda le sue dimensioni. La terzacolonna indica quante volte è usato il modulo, mentre l’ultima colonna indica se il modulo èinutilizzato o marcato per la rimozione (fra parentesi tonde) e quali altri moduli dipendono dalui (fra parentesi quadre).Un modulo il cui conteggio di utilizzo non sia nullo non può essere rimosso, lo stesso vale seil modulo ha altri moduli che dipendono da lui, a meno di non usare l’opzione -r di rmmod.5.2 La gestione dei dischi e dei filesystemIn questa sezione prenderemo in esame la gestione dei dischi a partire da alcune nozioni relativeall’hardware, per passare al partizionamento ed ai relativi programmi. Tratteremo inoltre lagestione dei filesystem per quanto riguarda quelle tutte le operazioni (come creazione, riparazionee modifica dei parametri interni) che non sono direttamente connesse all’uso ordinario (montaggioe smontaggio), che è già stato trattato in sez. 1.2.4.5.2.1 Alcune nozioni generaliPrima di affrontare l’uso dei programmi per la gestione di dischi e filesystem occorre introdurrequalche concetto relativo al funzionamento fisico dei dischi rigidi. In genere, e per questo sonodispositivi a blocchi, lo spazio disponibile sui piatti magnetici di un disco viene suddiviso inblocchi elementari di dati, delle dimensioni di 512 byte, chiamati settori. Dal disco si può sempreleggere un settore alla volta (e non un singolo byte), questo viene fatto direttamente dal kernel(o dal BIOS) che dice all’interfaccia hardware di leggere un determinato settore fornendoglil’indirizzo dello stesso.Le prime interfacce IDE separavano fisicamente le linee di indirizzamento che consentivanorichiedere la lettura di un particolare settore all’interno del disco in tre gruppi. Un primo grupposerviva per indirizzare le testine dei diversi piatti, da cui il nome head e la sigla H; in sostanzavedendo il disco come un cilindro questo parametro indicava la coordinata in altezza lungo l’assedello stesso, facendo riferimento ad un determinato piatto nel disco.Il secondo gruppo serviva per muoversi lungo la coordinata angolare all’interno di un piatto,da cui il nome sector e la sigla S; infine l’ultimo gruppo indicava come muoversi lungo la coordinataradiale, da cui il nome cylinder e la sigla C. Per questo ancora oggi si parla di geometria diun disco, e quando se ne vuole identificare le dimensione si indica i rispettivi valori massimi diquesti tre parametri (la terna chiamata CHS), moltiplicando i quali si ottiene il numero totaledei settori, e quindi la capacità del disco.

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