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Amministrare GNU/Linux - Cia

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1.3. L’ARCHITETTURA DEI PROCESSI 31sono mantenute nella forma dei relativi UID (user id) e GID (group id). 41 Ogni processo inrealtà mantiene diverse versioni di questi identificatori, 42 ma quelle che poi sono significativesono l’effective user id e l’effective group id, utilizzati per il controllo di accesso (che vedremo insez. 1.4), che sono appunto quelli che corrispondono alla colonna UID (e ad una eventuale colonnaGID) ed il real user id e l’real group id, che identificano l’utente che ha lanciato il processo, 43 cheinvece vengono identificati da sigle come RUSER e RGROUP, se indicati con il nome o con RUID eRGID se numerici.La seconda colonna del nostro esempio riporta di nuovo il PID di ciascun processo, mentre laterza colonna, PPID, indica il parent process id, ogni processo infatti mantiene il PID del padre,in modo da poter ricostruire agevolmente la genealogia dei processi. Questa ci permette anche,in caso di zombie, di identificare il processo responsabile della produzione degli stessi.La quarta colonna, C, indica, in un sistema multiprocessore, l’ultima CPU usata dal processo.La quinta colonna, STIME, indica invece il momento in cui il comando è stato lanciato. Le altrecolonne sono analoghe a quelle già viste in precedenza per la sintassi BSD. Un elenco delleprincipali informazioni relative ai processi che vengono riportate da ps sono elencate in tab. 1.13,indicate sempre in base al nome usato come intestazione della colonna che ne visualizza il valore.Per l’elenco completo delle opzioni, informazioni e dati visualizzabili con ps si può fare riferimentoalla pagina di manuale del comando, accessibile con man ps.ProprietàPIDPPIDUIDGIDCMDSTATNITTYSIDPGID%CPU%MEMCSTARTTIMEUSERRUSERGROUPRGROUPCOMMANDDescrizionePID (process ID) del processo.PID (process ID) del padre del processo.effective user id del processo.effective group id del processo.linea di comando con cui è stato lanciato il processo.stato del processo.valore di nice (vedi sez. 1.3.3) del processo.terminale di riferimento del processo.SID o session id (vedi sez. 1.3.4) del processo.process group id (vedi sez. 1.3.4) del processo.percentuale del tempo di CPU usato rispetto al tempo reale diesecuzione.percentuale della memoria fisica utilizzata dal processo.ultima CPU utilizzata dal processo (ha senso solo in un sistemamultiprocessore).orario dell’avvio del processo.tempo totale di CPU utilizzato dall’avvio del processo.effective user id del processo.real user id del processo.effective group id del processo.real group id del processo.riga di comando con la quale si è avviato il processo.Tabella 1.13: Le principali proprietà dei processi e ed il nome della relativa colonna nella visualizzazioneeffettuata da ps.Infine ci sono alcune proprietà dei processi, non direttamente visualizzabili con ps, che comunquesono importanti e vanno menzionate. Come accennato in sez. 1.2.2, ogni processo hauna directory di lavoro rispetto alla quale risolve i pathname relativi; anche questa è una ca-41 come vedremo in sez. 1.4.1 il sistema identifica ogni utente e gruppo nel sistema con un numero, detti appuntouser id e group id.42 <strong>Linux</strong> usa ben quattro gruppi di identificatori diversi per gestire il controllo di accesso, secondo uno schemache va al di là di quanto è possibile spiegare qui, gli interessati possono trovare una trattazione dell’argomentonella sezione 3.3 di [1].43 di norma questi coincidono con gli identificatori del gruppo effective, ma vedremo in sez. 1.4.3 che esistonocasi in cui questo non avviene.

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