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Amministrare GNU/Linux - Cia

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156 CAPITOLO 4. AMMINISTRAZIONE ORDINARIA DEL SISTEMA-xvzf pacchetto.tar.gz; in genere questo crea nella directory corrente una sottodirectory(quella che conteneva i file sulla macchina in cui è stato creato l’archivio) con il contenutodell’archivio, che di solito ha lo stesso nome del pacchetto.A questo punto per l’installazione occorre eseguire le relative operazioni. Queste possonoessere molto diverse da pacchetto a pacchetto; in genere chiunque distribuisce software fornisceanche le relative informazioni per l’installazione che si trovano insieme ai sorgenti del pacchettonei file README o INSTALL. Se il pacchetto usa gli autotool <strong>GNU</strong> 7 o segue la procedura di installazionestandard tutto quello che c’è da fare è di entrare nella directory dove si è scompattato ilcontenuto della tarball ed eseguire la sequenza di comandi:./configuremakemake installIl primo comando (./configure) esegue uno script di shell che verifica che nel sistema siapresente tutto quello che serve per compilare il pacchetto. Questo è il punto più critico dellaprocedura, in quanto se manca qualcosa lo script si interromperà dicendo che non esiste ilsupporto per quella funzionalità o mancano i file di dichiarazione relativi ad una certa libreriache serve al programma (o la libreria stessa).Uno dei problemi più comuni è che, pur avendo installato una libreria, non si sono installatii file di dichiarazione che sono usati dal compilatore per poter accedere, quando compila ilpacchetto, alle funzioni della stessa. In genere infatti, quando si installano pacchetti binari giàcompilati, questi non sono necessari, e pertanto nella installazione standard di una distribuzionenormalmente vengono tralasciati. In genere questi sono disponibili nei dischi di installazionecome pacchetti con lo stesso nome delle librerie relative, estesi con un -dev. In questo casoquello che c’è da fare è installare questi pacchetti con il relativo meccanismo di gestione, secondole modalità che vedremo più avanti.Una volta che ./configure ha completato con successo le sue operazioni potremo eseguireil secondo comando nella sequenza, make. Questo è un programma per la costruzione di altriprogrammi, che usa meccanismo molto sofisticato che permette di creare i file nella giusta sequenza.Il funzionamento di make va al di la di quanto sia possibile affrontare qui, basti direquello che si otterrà dal comando è una lunga serie di linee di uscita da parte del compilatore,fino a quando tutte le operazioni saranno completate ed i binari del pacchetto saranno staticreati. Se qualcosa va storto in questa procedura avete due strade, scrivere un bug report achi ha creato il pacchetto (evitando troppi accidenti e fornendogli le righe in cui si è verificatol’errore) o provare a correggere l’errore voi stessi (ma dovete essere pratici di programmazione,nel caso probabilmente non starete a leggere questo manuale).A questo punto con make install si dice allo stesso programma di eseguire le istruzioni diinstallazione. Si tenga presente che è la procedura standard prevede di installare i pacchetticompilati dai sorgenti in /usr/local/, per cui per poterli utilizzare dovete avere le directory diquesta gerarchia secondaria nel PATH (vedi sez. 2.1.4) ed essere in grado di usare le eventualilibrerie installate dal pacchetto (secondo quanto vedremo in sez. 3.1.2).In questo modo è possibile installare pacchetti generici, il problema di tutto ciò, oltre al tempoperso a compilare i programmi (che per pacchetti piccoli è forse trascurabile, ma per pacchettiimportanti come il server X può essere, a seconda della potenza della macchina, dell’ordine delleore o dei giorni), è che dovete ricordarvi di cosa avete installato, dove e quando, e che se installateuna nuova versione dovete verificare che la sovrapposizione non generi problemi.Inoltre se installare è facile, è più problematico disinstallare. Alcuni pacchetti (una minoranza7 un insieme di programmi che consente di usare delle procedure automatizzate per l’installazione controllandoche sulla macchina sia presente tutto quello che serve per creare il pacchetto.

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