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Amministrare GNU/Linux - Cia

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280 CAPITOLO 7. L’AMMINISTRAZIONE DI BASE DELLE RETISi tenga presente che in generale le interfacce temporanee relative all’uso di PPP nonvengono mai menzionate in questo file, ma vengono configurate a parte dagli scriptdi avvio della connessione.RedHati file di configurazione delle interfacce sono dentro /etc/sysconfig/networking/devices,e ce n’è uno per interfaccia con un nome del tipo ifcfg-iface, dove iface è il nomedell’interfaccia da configurare, ciascuno di questi contiene poi i relativi parametri;così ad esempio avremo un file ifcfg-eth0 relativo alla prima interfaccia ethernet,il cui contenuto sarà:DEVICE=eth0BOOTPROTO=dhcpIPADDR=NETMASK=255.255.255.0GATEWAY=192.168.0.254BROADCAST=192.168.0.255NETWORK=192.168.0.0USERCTL=noONBOOT=yesIl contenuto di ciascun file è sempre nella forma di assegnazione di un valore ad unavariabile 22 il cui significato è espresso in maniera evidente dal relativo nome per granparte di esse. Si noti che nel caso si è scelto, usando BOOTPROTO=dhcp di assegnarel’IP attraverso un server DHCP, ed IPADRR non viene definita, se invece si fossevoluto assegnare un IP fisso si sarebbe dovuto utilizzare il valore BOOTPROTO=staticed impostare il relativo numero IP definendo IPADRR.7.4 I comandi diagnosticiUna volta eseguita la configurazione di base il primo passo è in genere controllare il funzionamentodel tutto, cosa che può essere fatta utilizzando un qualunque client (il modo più comuneè lanciare un browser). In caso di malfunzionamento, o comunque per eseguire una serie dicontrolli, sono comunque disponibili una serie di comandi ad uso diagnostico da utilizzare perstabilire il buon funzionamento della rete.7.4.1 Il comando pingUna volta configurate le interfacce il primo controllo da effettuare per vedere se la rete funzionaè “pingare” 23 un’altra macchina. Nella nostra analogia telefonica questo equivale a telefonareper sentire se dà il libero.Il comando ping permette di inviare un pacchetto ICMP (abbiamo accennato a questoprotocollo in sez. 7.2.1) di tipo echo request; il protocollo prevede che la macchina che riceve unpacchetto di questo tipo debba rispondere con l’emissione di un altro pacchetto ICMP, di tipoecho reply che ping si incaricherà di ricevere, mostrando anche il tempo intercorso fra l’invio ela risposta.Il comando si invoca passando come argomento l’IP della macchina bersaglio, si può usareanche il nome, ma in tal caso oltre al collegamento verso la macchina bersaglio deve funzionare22 in effetti si tratta proprio di questo, il file viene letto dallo script di avvio che usa queste variabili di shell pereffettuare la configurazione.23 il nome e la terminologia derivano dall’analogia con gli impulsi usati dai sonar.

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