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Amministrare GNU/Linux - Cia

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100 CAPITOLO 2. LA SHELL E I COMANDITutti i comandi di vi sono eseguiti con pressioni di singoli tasti, ma la possibilità di dare deicomandi dipende dalla modalità in cui si trova l’editor al momento, se in fatti si è in modalitàdi inserimento i tasti verranno utilizzati per scrivere e non intepretati come comandi. Quandosi avvia il programma questo si pone in modalità normale, e in questo caso i tasti vengonointerpretati come comandi.In questa fase molti dei comandi sono dati direttamente con la pressione di uno o più lettere,ma sullo schermo non viene visualizzato nulla (se non l’effetto del comando); tutti i comandipiù complessi (ad esempio quelli che richiedono una scrittura di una espressione di ricerca o diun nome di file) devono essere invece dati dalla riga di comando, che si attiva premendo :, inquesto caso il cursore si sposta dal testo e si pone sulla riga finale dove si potrà inserire il restodell’espressione.La pressione dei tasti corrispondenti ai relativi comandi consente di cambiare modalità;ad esempio premendo i si passa in modalità di inserimento, e si può iniziare a scrivere incorrispondenza del cursore. Ma ci sono altri comandi che permettono di entrare in modalitàinserimento, come a che vi entra ma riportandosi ad inizio riga o A che invece va a fine riga edanche o che lo fa andando a capo creando una nuova riga.È allora abbastanza frequente che un utente alle prime armi, una volta aperto un file, tentidi scriverci e non veda nulla finché, premuto uno di questi tasti, non entra in modalità diinserimento. Il problema in genere è che una volta entrati in modalità di inserimento l’unicomodo per uscirne è quello di premere il tasto di escape ESC, non sapendolo ci si troverà bloccatied incapaci di uscire dal programma.Una modalità simile a quella di inserimento è quella di rimpiazzo, in cui si entra con premendoR, in questo di nuovo tutti tasti assumeranno il loro valore letterale, ma quanto si scrive invecedi essere inserito in corrispondenza al cursore, spostando il testo già presente, sovrascriveràquest’ultimo. Anche da questa modalità si può uscire premendo il tasto di escape ESC.Operazioneaprire un filesalvare un filesalvare con nomeuscireannullareselezionatagliaincollacancellaricercaannullaCombinazione di tasti:ex file.:w.:w nomefile.:q, ma se ci sono modifiche non esce; nel caso :qw le salva,:q! le scarta.u solo sull’ultima modifica.v, e poi ci si sposta con i tasti di freccia, ma è unaestensione esclusiva di vim.d, ma vale con questo significato solo con una selezionefatta con vim.p inserisce l’ultimo oggetto cancellato.d seguito da una altra lettera che specifica cosa cancellare;dw una parola, dd una riga, x cancella un carattere./ seguito da un testo o una espressione regolare.ESC annulla un comando.Tabella 2.21: I principali comandi di vi.In tab. 2.21 si è riportata la lista dei comandi principali usati per i compiti più comuni, sitenga presente però che essi possono essere specificati solo dalla modalità normale, se ci si è postiin modalità di inserimento prima bisognerà uscirne con ESC. Un elenco degli altri comandi puòessere ottenuto con la documentazione interna, accessibile con :h.Come accennato vi supporta, per le tastiere che non hanno frecce, lo spostamento nel filecon i tasti h, j, k, l che effettuano rispettivamente lo spostamento a sinistra, basso, alto e destra.Inoltre una caratteristica dell’editor è che qualunque comando dato in modalità normale puòessere moltiplicato se lo si fa precedere da un numero, per cui per abbassarsi di 10 righe si puòscrivere qualcosa tipo 10j.

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