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Amministrare GNU/Linux - Cia

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5.4. LA GESTIONE DI INTERFACCE E PERIFERICHE 219(in breve CSN) che la identifica e ne vengono rilevate le caratteristiche, dopo di che alle varieschede vengono assegnate le risorse da utilizzare in modo che non ci sia conflitto.In questo modo un driver potrà utilizzare la scheda conoscendo i parametri che indicanoquale risorsa utilizzare; nel caso di <strong>Linux</strong> buona parte dei moduli delle schede ISA utilizzano iparametri irq, ioport e dma che permettono di utilizzare la scheda sapendo quali sono le risorsead essa allocate. Il problema è che se un modulo viene caricato prima che il PnP abbia eseguitol’allocazione la scheda non sarà utilizzabile, inoltre se il meccanismo fallisce ci si può trovare condelle schede presenti ma non utilizzabili, se poi si cerca di riallocare le risorse di una scheda inuso gli effetti possono essere anche peggiori. 68Le modalità con cui le schede vengono configurate sono sostanzialmente due: alcuni BIOSsono in grado di eseguire da soli il procedimento di allocazione delle risorse, e presentare ilrisultato finale al sistema operativo; 69 altri non sono in grado di farlo 70 ed il procedimento dovràallora essere effettuato direttamente dal sistema operativo prima di poter utilizzare i driver. 71In genere 72 quando il BIOS esegue la configurazione delle schede PnP questa viene salvatanella memoria non volatile (la cosiddetta ESCD, Extended System Configuration Data, dovevengono mantenute tutte le configurazioni del BIOS) in modo da poter essere riutilizzata alriavvio successivo; quando viene inserita una nuova scheda Plug’n Play questa verrà riconosciutae configurata e la configurazione sarà aggiunta nella ESCD. Sebbene in teoria questo permettadi evitare la riconfigurazione tutte le volte che si riavvia la macchina, con <strong>Linux</strong> c’è il problemache quando la configurazione viene eseguita in un secondo tempo i nuovi valori non vengonosalvati nella ESCD.Per tutta questa serie di motivi il meccanismo del Plug’n Play finisce con il complicarenotevolmente le cose, dato che molte delle funzionalità vengono a dipendere dalla versione diBIOS disponibile e da come questo e le relative schede supportano lo standard. Per questomotivo con <strong>Linux</strong> è in genere preferibile usare le capacità di configurazione fornite direttamentedal sistema.Prima dei kernel della serie 2.4.x, l’unico modo di eseguire la configurazione era grazie alprogramma isapnp, a partire da essi il supporto per la configurazione è stato introdotto nelkernel grazie al modulo isa-pnp che viene chiamato dai vari driver dei dispositivi per eseguirel’allocazione delle risorse. Il programma viene comunque ancora utilizzato (e lo descriveremoa breve) anche se non è più strettamente necessario, almeno fin quando i driver ed il supportosulle schede funzionano correttamente.Il comando prende come unico argomento il nome di un file di configurazione (che in genere è/etc/isapnp.conf), ed esegue le impostazioni secondo le direttive in esso contenute. Le unicheopzioni sono --help e --version il cui significato è evidente; a partire dalla versione 1.18 si puòusare anche - come nome di file, per indicare una lettura dallo standard input.Eseguendo il comando si esegue la configurazione delle schede e l’assegnazione delle risorsesecondo quanto specificato nella configurazione. In genere dovrebbe essere eseguito ad ogniriavvio, in quanto con <strong>Linux</strong> non c’è modo di salvare le impostazioni precedenti. Se non si fa cosìsi corre il rischio, usando Windows (95 o 98) sulla stessa macchina che questo configuri le schedein maniera differente, così che al successivo riavvio con <strong>Linux</strong> queste diventino inutilizzabili.Il formato di isapnp.conf è piuttosto complesso, e non staremo qui a descriverlo (gli interessatipossono fare riferimento alla pagina di manuale, accessibile con man isapnp.conf) dato68 con buona probabilità il blocco completo del sistema.69 questo nel caso di <strong>Linux</strong> significa solo che si dovranno individuare quali sono le risorse assegnate, passandogli opportuni valori ai moduli che le utilizzano.70 o si può dire al BIOS di non farlo specificando che si ha un sistema operativo Pnp enabled che si occuperàdel compito nella apposita sezione di configurazione.71 questo, nel caso di <strong>Linux</strong>, significa che la configurazione dovrà essere effettuata prima di caricare i modulirelativi a dette schede.72 alcuni BIOS meno evoluti non supportano questa funzionalità.

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