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Amministrare GNU/Linux - Cia

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316 CAPITOLO 8. LA GESTIONE DEI SERVIZI DI BASEL’idea è che ssh-agent dovrebbe essere lanciato all’inizio di una sessione, dopo di che tutti icomandi verranno lanciati come client di esso cosicché questi possano interrogarlo tutte le volteche è necessario compiere una operazione con la chiave privata. Sarà comunque ssh-agent adeseguire le operazioni necessarie, fornendo ai richiedenti i risultati ottenuti, in modo da nondover mai comunicare verso l’esterno la chiave privata.Di norma ssh-agent viene lanciato automaticamente all’avvio delle sessioni grafiche; mentrelo si deve lanciare esplicitamente nel caso di login da terminale. Si tenga presente che all’avvio ilprogramma non ha nessuna chiave privata. Per poterlo usare occorre aggiungere una chiave privatacon il comando ssh-add, questo chiederà la passphrase della chiave privata e la sbloccherà,inviandola all’agent che da quel momento in poi potrà utilizzarla.Per poter poter comunicare con ssh-agent i vari programmi usano la variabile di ambienteSSH_AUTH_SOCK che identifica il socket locale su cui esso è in ascolto; se questa non è definitaanche se il programma è attivo l’autenticazione a chiavi non funzionerà (e si passerà direttamentealla autenticazione normale). La variabile è definita dallo stesso ssh-agent quando viene lanciato(che la stampa anche sullo standard output). Si ricordi però che le variabili di ambiente defininteda un processo vengono viste soltanto nei processi figli (per questo la shell prevede il comandoexport), pertanto quandi si lancia ssh-agent in console, questo resterà attivo in background,ma fintanto che non si inserirà manualmente la variabile SSH_AUTH_SOCK nell’ambiente, nonpotrà essere utilizzato.8.4 Il protocollo NFSIl protocollo NFS, sigla che sta a significare Network File System, è stato creato da Sun perpermettere montare dischi che stanno su stazioni remote come se fossero presenti sulla nostramacchina. In questo modo si può assicurare un accesso trasparente ai file, e si può utilizzare unfilesystem anche su una macchina senza dischi, passando solo attraverso la rete.8.4.1 Il server NFSIn genere tutte le distribuzioni prevedono i pacchetti per l’installazione di un server NFS. Lasola scelta che si può dover fare è fra l’uso del supporto nel kernel o l’uso di una implementazionerealizzata completamente in user-space, che per le sue peggiori prestazione è comunque daevitare.Per questo occorrerà avere abilitato il supporto nel kernel, cosa che vale in genere per i kernelstandard di tutte le distribuzioni. Qualora si ricompili un kernel da soli occorrerà verificare chesiano abilitate in .config le seguenti opzioni:CONFIG_NFS_FS=mCONFIG_NFS_V3=yCONFIG_NFSD=mCONFIG_NFSD_V3=yaccessibili con make menuconfig dal menù File system nel sotto menù Network File System.Il protocollo NFS è piuttosto complesso, ed è basato sul sistema delle RPC (Remote ProcedureCall), un meccanismo di intercomunicazione generico basato sui protocolli di trasporto (TCP eUDP), che permette ai processi di accedere a dei servizi (nella forma di chiamate a procedureesterne) in maniera trasparente rispetto alla rete. <strong>Cia</strong>scun servizio è fornito da un appositodemone, in ascolto su una porta generica: un programma che lo voglia utilizzare deve primarivolgersi al cosiddetto portmapper che registra i servizi attivi ed è in grado di indicare la portasu cui sono forniti.

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