11.07.2015 Views

Amministrare GNU/Linux - Cia

Amministrare GNU/Linux - Cia

Amministrare GNU/Linux - Cia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

318 CAPITOLO 8. LA GESTIONE DEI SERVIZI DI BASEche l’amministratore di un client sia trattato come root anche nell’accesso ai file del server.Per questo motivo di default è attiva l’opzione root_squash che rimappa gli uid e gid 0 usatidall’amministratore (root) sul valore 65534 (−2), corrispondente rispettivamente a nobody enogroup.I nomi delle opzioni principali ed il relativo significato sono riportati in tab. 8.6, l’elencocompleto delle opzioni è riportato nella pagina di manuale accessibile con man exports.OpzioneSignificatorwaccesso in lettura e scritturaroaccesso in sola letturaasyncabilita la scrittura asincrona sul serversyncesegue le scritture in maniera sincronaroot_squash rimappa l’uid ed il gid 0no_root_squash non rimappa l’uid ed il gid 0all_squash mappa tutti gli uid e i gidanonuidimposta l’uid usato per l’accesso anonimoanongidimposta il gid usato per l’accesso anonimoTabella 8.6: Possibili opzioni per le directory esportate tramite NFS nel file /etc/exports.Per controllare i filesystem che si sono esportati si può usare il comando exportfs.sintassi del comando, come descritta dalla pagina di manuale è:La/usr/sbin/exportfs [-avi] [-o options,..] [client:/path ..]/usr/sbin/exportfs -r [-v]/usr/sbin/exportfs [-av] -u [client:/path ..]/usr/sbin/exportfs [-v]Di norma vengono esportati tutti i filesystem elencati in /etc/exports con il comandoexportfs -a; qualora si modifichi /etc/exports si può usare il comando exportfs -r persincronizzare la tabella dei filesystem esportati con i contenuti del file. Infine con l’opzione -usi può rimuovere uno dei filesystem esportati, mentre con -o si possono cambiare le opzioni. Idettagli si trovano al solito nella pagina di manuale, accessibile con man exportfs.Si tenga conto infine che i vari demoni che forniscono il servizio hanno il supporto per i TCPwrapper, quindi onorano le restrizioni descritte in sez. 8.1.3. È buona norma, visto la delicatezzadel servizio fornito, impostare sempre una politica di accesso negato di default per tutti i demoni,per abilitare in /etc/hosts.allow gli accessi alle stesse macchine riportate in /etc/exports.8.4.2 NFS sul lato clientPer poter utilizzare NFS sul lato client occorrerà avere il supporto nel kernel, ed oltre a portmapdovranno essere attivi i due demoni rpc.statd e rpc.lockd. Inoltre si deve avere una versionesufficientemente recente del comando mount che sia in grado di montare un filesystem NFS.Come per il lato server di norma l’utilizzo è molto semplice e si esaurisce nel montare ilfilesystem remoto sulla directory prescelta, in quanto con l’installazione dei relativi pacchettitutte le distribuzioni si curano che siano avviati tutti i servizi necessari.Montare un filesystem NFS è comunque estremamente semplice, invece di indicare un dispositivobasterà indicare l’indirizzo (simbolico o numerico) del server seguito da : e dalla directoryche si vuole montare (che dovrà essere presente e accessibile nel file /etc/exports del server).Se si vuole eseguire il comando a mano basterà eseguire mount con una sintassi del tipo:[piccardi@hogen]# mount -t nfs havnor:/home/piccardi/share /mnt/nfsSi può poi definire un mount point permanente in /etc/fstab aggiungendo una riga deltipo:

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!