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Amministrare GNU/Linux - Cia

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202 CAPITOLO 5. AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA DEL SISTEMALe altre opzioni principali del comando sono riportate in tab. 5.9, per un elenco completo ela relativa documentazione si può al solito fare riferimento alla pagina di manuale del comando.OpzioneSignificato-b Specifica la dimensione dei blocchi.-B Specifica le dimensioni di un blocco.-c Esegue il controllo del dispositivo per eventuali settori difettosi.-f forza il controllo del filesystem.-j Specifica il dispositivo di un giornale esterno.-l Specifica il file con una lista di blocchi difettosi da aggiungere a quelli già presenti.-L Specifica il file con la nuova lista dei blocchi difettosi (sovrascrivendo quella presente).-n Esegue il controllo rispondendo automaticamente no a tutte le domande.-t Stampa delle statistiche di esecuzione.-y Esegue il controllo rispondendo automaticamente yes a tutte le domande.Tabella 5.9: Principali opzioni per il comando e2fsck.In genere non c’è necessità di eseguire direttamente e2fsck, in quanto di norma questo vieneeseguito dagli script di avvio. Nel caso lo di voglia eseguire comunque, oltre a specificare l’opzione-f occorre assicurarsi che il filesystem relativo non sia montato, o sia montato in sola lettura.Di norma l’esecuzione automatica (quella ottenuta con -a o -p) prevede che il filesystem siariparato senza necessità di intervento da parte dell’utente. Ci sono casi comunque in cui questonon è possibile, nel qual caso il programma si ferma.Quando questo avviene durante la procedura di avvio di norma il sistema viene mandato inSingle User Mode (si veda sez. 5.3.4) e viene richiesto di rieseguire il programma manualmente.In tal caso di norma il filesystem non è montato, a meno che il filesystem danneggiato non siala radice, nel qual caso esso deve essere comunque montato, 43 ma in sola lettura.Qualora anche la riparazione con e2fsck eseguito manualmente fallisca ci si trova di frontead un filesystem pesantemente danneggiato. In questo caso l’ultima risorsa è quella di utilizzaredebugfs per provare ad eseguire manualmente la riparazione. Il comando permette di aprireanche un filesystem danneggiato, e di eseguire su di esso delle operazioni. Non è detto che si riescaa riparare completamente il filesystem 44 , ma si possono tentare delle operazioni di ripulitura chepotrebbero portare lo stesso in uno stato riparabile da e2fsck.Il comando prende come argomento il dispositivo contenente il filesystem da esaminare; incaso di filesystem pesantemente danneggiato l’opzione -b permette di specificare una dimensionedei blocchi, l’opzione -s permette di specificare il superblock, ed infine l’opzione -i permette dispecificare una immagine creata con e2image.Infine si tenga presente che per <strong>Linux</strong> non esistono programmi di uso comune per la deframmentazionedel disco. 45 Questa infatti è un problema solo per quei filesystem la cui architetturaè talmente inadeguata da renderlo tale. In generale un qualunque filesystem unix-like è in gradodi gestire la allocazione dello spazio disco in maniera da evitare il sorgere del problema findall’inizio.5.2.5 La gestione della swapCome ultimo argomento relativo alla gestione dei dischi affronteremo quello della gestione dellospazio dedicato alla swap. Questa costituisce un complemento essenziale alla gestione della43 chiaramente se il filesystem è danneggiato così gravemente da non poter neanche essere montato si avrà unkernel panic.44 per questo occorre una conoscenza dettagliata della struttura di un filesystem ext2, in effetti il programma,come dice il nome, non è uno strumento per il controllo quanto per il debugging, ad uso dei cosiddetti filesystemguru.45 in effetti ci sono alcuni programmi per questa operazione, ma non vengono usati, proprio perché inutili.

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