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Amministrare GNU/Linux - Cia

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248 CAPITOLO 6. AMMINISTRAZIONE AVANZATA DEL SISTEMAi dati. Valgono in questo caso le stesse considerazioni viste in sez. 6.1.1 per il RAID-0. 10 Se siutilizza questa funzionalità si può anche determinare la dimensione delle stripes con l’opzione-I.Se invece di un normale volume logico si vuole creare uno snapshot occorre usare modalitàcompletamente diversa di invocazione del comando; in tal caso occorre usare l’opzione -s especificare un nome con l’opzione -n, inoltre gli argomenti obbligatori diventano due: il nomedel volume logico da usare come snapshot e quello del volume logico cui fare da snapshot. Unelenco delle opzioni principali del comando è riportato in tab. 6.3, il comando utilizza anchemolte delle opzioni generali accennate in tab. 6.2; per i dettagli al solito si può fare riferimentoalla pagina di manuale.OpzioneSignificato-i indica di utilizzare il numero di stripe passato comeparametro per distribuire i dati sui volumi fisicisottostanti.-I imposta la dimensione di una stripe nella distribuzionedei dati su più volumi fisici (da specificare con un numeron da 2 a 9 per indicare 2 n kilobyte).-l imposta la dimensione di un volume fisico per numero(passato come parametro) di logical extent.-L imposta la dimensione di un volume fisico specificata inbyte, kilobyte, megabyte, gigabyte o terabyte.-n imposta il nome del volume logico, passato comeparametro.-p importa i permessi sul volume logico, prende il valorer per indicare sola lettura o rw per indicare lettura escrittura.-r importa il numero di settori da leggere in anticipo permigliorare le prestazioni (solo per LVM1).-s indica la richiesta di creazione di un volume di snapshot.Tabella 6.3: Principali opzioni del comando lvcreate.Come per i volumi fisici e quelli logici si possono usare i comandi lvscan e lvdisplayrispettivamente per eseguire una scansione dei volumi logici presenti e per ottenere un sommariodelle relative proprietà. Anche le opzioni sono analoghe e non staremo a ripeterle.La comodità di LVM consiste nel fatto che una volta che si è creato un volume logico si potràaccedere a quest’ultimo con il relativo file di dispositivo e trattarlo come un qualunque disco;il vantaggio è che qualora si avesse la necessità di ampliarne le dimensioni si potrà ricorrere alcomando lvextend, dopo di che non resterà che ridimensionare il filesystem presente sul volumelogico (vedi sez. 6.2.5) per avere a disposizione lo spazio aggiunto.Il comando richiede obbligatoriamente come argomento il volume da estendere e la dimensionefinale dello stesso che deve essere specificata o con l’opzione -l in numero di logical extent odirettamente con l’opzione -L (con la stessa convenzione di lvcreate). Si possono però usare lestesse opzioni per specificare la dimensione dell’estensione al posto di quella totale, apponendoal valore specificato il carattere “+”.Il comando supporta anche l’uso delle stripe (con le stesse opzioni di tab. 6.3) ed inoltresi può specificare come argomenti ulteriori una lista di volumi fisici sui quali si vuole che siacompiuta l’estensione del volume logico. Il comando permette anche di estendere le dimensionidei volumi di snapshot.Se invece di aumentare le dimensioni di un volume logico le si vogliono ridurre si deve usarelvreduce. Il comando prende gli stessi argomenti ed opzioni di lvextend (esclusi quelli relativialle stripe), solo che in questo caso la dimensione può specificata apponendovi un segno “-” per10 in particolare si avrà un enorme degrado di prestazioni qualora si usassero partizioni diverse dello stesso discocome volumi fisici su cui distribuire le stripes.

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