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Amministrare GNU/Linux - Cia

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7.2. IL TCP/IP. 265Le classi usate per il dispiegamento delle reti di cui è attualmente composta Internet sono leprime tre; la classe D è destinata all’ancora non molto usato multicast, 4 , mentre la classe E èriservata per usi sperimentali e non viene impiegata. Oggigiorno questa divisione in classi non èpiù molto usata (perché come vedremo fra poco è inefficiente), ma la si trova riportata spesso,ed alcuni programmi cercano di calcolare automaticamente la netmask a seconda dell’IP che glidate, seguendo queste tabelle. 5Una rete di classe A è una rete che comprende 16777216 (cioè 2 24 ) indirizzi di singoli computered ha una netmask pari a 255.0.0.0, una rete di classe B comprende 65536 (cioè 2 16 ) indirizzied ha una netmask pari a 255.255.0.0 e una rete di classe C comprende 256 (cioè 2 8 ) indirizzied ha una netmask pari a 255.255.255.0.n bit32 − n bitCIDR net Id host IdTabella 7.4: Uno esempio di indirizzamento CIDR.La suddivisione riportata in tab. 7.3 è largamente inefficiente in quanto se un utente necessitadi anche solo un indirizzo in più dei 256 disponibili 6 con una classe A occorre passare a unaclasse B, con un conseguente enorme spreco di numeri (si passerebbe da 256 a 65536).Per questo nel 1992 è stato introdotto un indirizzamento senza classi (detto CIDR) in cui illimite fra i bit destinati a indicare il numero di rete e quello destinati a indicare l’host finale puòessere piazzato in qualunque punto dei 32 bit totali (vedi tab. 7.4), permettendo così di accorparepiù classi C su un’unica rete o suddividere una classe B. È stata così introdotta anche una nuovanotazione, che permette di indicare la parte di rete appendendo all’indirizzo l’indicazione delnumero di bit riservati alla rete; nel caso in esempio si avrebbe allora 192.168.111.11/24.Per concludere questa panoramica sugli indirizzi occorre accennare all’indirizzo di broadcast,mostrato insieme agli altri visti finora nello specchietto in tab. 7.5, in cui si è riassunta lastruttura di un indirizzo IP di esempio.In ogni rete Internet infatti esiste un indirizzo riservato, che per convenzione è sempre ottenutomettendo ad 1 tutti i bit della porzione dell’indirizzo riservata all’host, che viene utilizzatoda una singola stazione quando vuole inviare un messaggio contemporaneamente a tutti gli altrinodi presenti su quella rete. 7 Indirizzo EsempioIndirizzo completo 192.168.111.11Maschera di rete 255.255.255.0Porzione di rete 192.168.111.Porzione del nodo .11Indirizzo di rete 192.168.111.0Indirizzo broadcast 192.168.111.255Tabella 7.5: Specchietto riassuntivo della struttura degli indirizzi IP.La presenza di un indirizzo di broadcast permette il funzionamento di una serie di protocolliausiliari del TCP/IP che devono poter scambiare e ricevere informazione con tutti i computer4 il multicast è una modalità di comunicazione per consentire la spedizione simultanea di uno stesso pacchettoIP da una stazione singola, che lo emette una volta sola, verso più stazioni riceventi; ottimizzando quindi latrasmissione dati da uno verso molti; per utilizzare questa comunicazione occorre operare su uno di questi indirizzi.5 e questo alle volte può creare problemi, dato che non è detto che la rete in questione sia ancora classificabilein questo modo.6 in realtà gli indirizzi disponibili con una classe A sono 254, questo perché l’indirizzo .0 è riservato per indicarela rete, mentre l’indirizzo .255, come vedremo fra poco, è quello di broadcast; questi indirizzi sono riservati perogni rete e non possono essere usati per un singolo host.7 questo permette di usare direttamente le capacità di broadcasting di alcune interfacce di rete che supportanoquesta modalità di comunicazione.

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