LEGGE 488/92

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MICA Comitato tecnico consultivo L. 488/92 IPI concorrenza, situazioni patrimoniali dei soci, vigenza, compagine sociale ecc..). Tali modifiche all’investimento e/o ai dati sopradetti possono essere apportate soltanto previa acquisizione di tutta la documentazione prevista dall’allegato 11 e non soltanto dall’allegato 34. Se invece si dovranno aggiornare soltanto i dati relativi ai due parametri riportati nel citato allegato 34 non si ritiene di dover effettuare alcuna verifica documentale e/o tecnica, ma eventualmente soltanto una rielaborazione del piano finanziario. (32 – 20/02/01) (istruttoria, domanda, ripresentazione) R. La circolare n. 900315 del 14.7.2000, al punto 11.1, chiarisce che le domande rispondenti alle condizioni ivi riportate possono concorrere alla formazione della sola graduatoria del 2000 e che i relativi programmi devono rispondere alle nuove disposizioni introdotte dalla circolare medesima. A riprova dell’obbligatorietà di tale rispondenza, giova evidenziare che l’ultimo periodo del citato punto 11.1 della circolare esplicita che a tali domande non si applicano le disposizioni relative alle modalità di pagamento in contanti dei titoli di spesa ed alla non ammissibilità degli stessi di importo inferiore a un milione di lire, con ciò ribadendo, indirettamente, pertanto, che si applicano, invece, tutte le altre disposizioni. Tra queste ultime, ad esempio, rientrano quelle richiamate nel quesito e che riguardano i criteri di ammissibilità delle singole voci di spesa (ad esempio i mezzi di trasporto) o la disponibilità e la corretta destinazione d’uso dell’immobile del programma. In relazione a tali ultime condizioni, tuttavia, in considerazione della mancanza di un esplicito richiamo, nel punto 11.1 della circolare, alla documentazione elencata nell’allegato n. 11 della circolare stessa, mancanza che non è escluso abbia potuto ingenerare equivoci in alcune imprese in merito alla obbligatorietà della presentazione della stessa in forma completa entro il termine finale di presentazione delle domande, si ritiene possibile che la banca, considerata l’eccezionalità del caso, possa chiedere l’integrazione anche in data successiva, fermo restando, tuttavia, che le condizioni dovevano comunque sussistere alla data prevista dalla normativa. Per quanto concerne gli aggiornamenti istruttori richiamati dalla banca – fermi restando, naturalmente, per quanto detto, quelli connessi alla verifica della sussistenza delle nuove condizioni di ammissibilità delle domande – si ritiene, viceversa, che gli stessi possano non essere condotti, a condizione tuttavia che non siano strettamente indispensabili per consentire la conferma degli esiti istruttori positivi espressi in occasione del 4° o del 7° bando. 9.1.165 - D. (San Paolo-Imi) La nuova normativa consente la presentazione delle domande per le imprese individuali non ancora operanti, anche in assenza dell’iscrizione al Registro delle Imprese, purché già titolari di partita IVA. In presenza di imprese individuali già iscritte al Registro per una attività diversa da quella che si intende avviare con il programma oggetto dell’investimento, può parimenti essere istruita positivamente la domanda di agevolazione? In particolare sul Bando Turismo rileviamo, ad esempio: attività esercitata: bar; programma: sala convegni attività esercitata: bar; programma: struttura ricettiva attività esercitata: parrucchiera; programma: impianti sportivi attività esercitata: noleggio attrezzature per svolgimento congressi; programma: centro congressi (33 – 18/09/01) (istruttoria, soggetti beneficiari, iscrizione al registro imprese) TUR R. Considerati i vincoli previsti dalle Camere di Commercio per l’annotazione delle “attività esercitate” in presenza di imprese individuali, il termine “non ancora operanti” richiamato nelle Circolari, deve intendersi riferito anche alle imprese individuali “non ancora operanti” nella specifica attività che si intende avviare con il programma di investimento, fermo l’obbligo di documentare, nei termini di normativa, l’iscrizione nel Registro delle Imprese dell’attività connessa a tale programma. 9.1.64
MICA Comitato tecnico consultivo L. 488/92 IPI 9.1.166 - D. (Europrogetti & Finanza) Il punto 3.4 della circolare esplicativa n. 900047 del 25/01/2001 stabilisce che per superficie di vendita degli esercizi commerciali di vendita al dettaglio, si intende l’area destinata alla vendita compresa quella occupata da banchi, scaffalature e simili, non costituendo invece superficie di vendita quella destinata a magazzini, depositi, locali di lavorazione, uffici e servizi. Con riferimento all’attività svolta da operatori commerciali quali le concessionarie di autovetture, esercizi di vendita di auto usate, nonché esercizi di vendita di mobili, in considerazione della rilevanza assunta dall’area adibita ad esposizione della merce rispetto alla superficie totale dell’unità locale, si chiede conferma dell’agevolabilità dell’area espositiva peraltro non rientrante tra le esclusioni di cui all’art. 4, lettera c del Decreto Legislativo n. 114 del 31/03/1998. (33 – 18/09/01) (istruttoria, unità locale, valutazione superficie di vendita) COMM R. Ai fini del calcolo della superficie di vendita per gli esercizi commerciali al dettaglio, vanno escluse solo le superfici destinate a magazzini, depositi, locali di lavorazione, uffici e servizi. Pertanto, come nell’esempio citato, le superfici destinate a spazi espositivi vanno conteggiate nella superficie di vendita, come peraltro si desume dalla risoluzione del 13.10.1999 della D.G.C.A.S.-Div II del Ministero dell’industria, in risposta ad uno specifico quesito del Comune di Roma. 9.1.167 - D. (Mediocredito dell’Umbria) Si presenta il caso di un’azienda di commercio all’ingrosso che deve realizzare un progetto di ampliamento della superficie dell’unità locale. In particolare, l’investimento riguarda l’ampliamento della scaffalatura che verrebbe collocata ulteriormente in altezza (da 2m a 7 m), aumentando la volumetria occupata all’interno del capannone. Ai sensi della Circolare 900047 del 25 gennaio 2001 (punto 2.1) con riferimento agli esercizi di vendita all’ingrosso, per superficie dell’unità locale si intende anche quella occupata da banchi, scaffalature e simili, per cui si chiede se nell’ambito della definizione di ampliamento di cui al punto 3.2 possa rientrare anche l’aumento, di almeno il 20%, del volume occupato dalla scaffalatura posta in altezza. (33 – 18/09/01) (istruttoria, unità locale, valutazione superficie di vendita) COMM R. La richiamata circolare, al punto 2.1, lettere f) e g), ai fini dell’ammissibilità dei programmi, fa riferimento alla superficie dell’unità locale, ovvero oltre alla superficie di vendita anche alla superficie occupata da banchi, scaffalature e simili; al punto 3.2 inoltre stabilisce che l’ampliamento deve essere caratterizzato, oltre che dall’incremento occupazionale, anche da un incremento della ”superficie totale” dell’unità locale non inferiore al 20% di quella preesistente. Nel caso prospettato si riscontra un incremento della superficie delle scaffalature ma non un incremento di quella “occupata dalle scaffalature”, pertanto il programma proposto non è classificabile come ampliamento. 9.1.168 - D. (Banco di Napoli) Abbiamo ricevuto domanda di agevolazioni da parte di un'azienda commerciale che nella Scheda Tecnica indica come attività quella di "esercizio commerciale di vendita al dettaglio classificato esercizio di vicinato inserito in centro commerciale". Dalla documentazione esibita emerge che l'azienda non è allocata in un centro commerciale, bensì in un mercato rionale comunale, in forza di una scrittura privata registrata di concessione in uso sottoscritta con il Comune di Napoli nel 1976. Secondo questa Banca Concessionaria, non essendo esplicitamente prevista tale tipologia di attività tra quelle elencate al punto 2.1 della circolare n. 900047 del 25/1/01, l'iniziativa non sembra agevolabile. Si richiede al riguardo la valutazione del Comitato. (33- 18/09/01) (istruttoria, soggetti beneficiari, esercizi di vicinato) COMM R. Si concorda con la banca concessionaria. 9.1.169 - D. (Europrogetti & Finanza) Con riferimento ai progetti presentati a valere sul bando commercio, si chiede se i requisiti previsti per i soggetti beneficiari, di cui al punto 2.1 della 9.1.65
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