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"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...

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Il dopoguerra <strong>in</strong> una comunità valsesiana: scelte politiche e amm<strong>in</strong>istrative<br />

In paese vi erano 459 elettori, ma solo<br />

370 si recarono alle urne. Fra questi, un’alta<br />

<strong>per</strong>centuale preferì <strong>la</strong>sciare agli altri il<br />

peso del<strong>la</strong> scelta: furono <strong>in</strong>fatti 42 le <strong>per</strong>sone<br />

che non sep<strong>per</strong>o decidere se dare il<br />

proprio voto al<strong>la</strong> repubblica oppure al<strong>la</strong><br />

monarchia e 56 coloro che non vollero dare<br />

il loro voto ad alcun partito. Quasi un terzo<br />

degli elettori si astenne da qualsiasi scelta;<br />

gli altri optarono <strong>per</strong> <strong>la</strong> monarchia come<br />

forma istituzionale e diedero <strong>la</strong> maggioranza<br />

dei voti al<strong>la</strong> Democrazia cristiana <strong>per</strong><br />

quanto riguarda l’Assemblea costituente.<br />

È <strong>in</strong>teressante confrontare i risultati elettorali<br />

di Boccioleto con quelli degli altri<br />

paesi del<strong>la</strong> val Sermenza (v. tabel<strong>la</strong> 4) 17 .<br />

Non solo a Boccioleto, ma anche a Rossa,<br />

a Rimasco e a Rima San Giuseppe circa<br />

il 20 <strong>per</strong> cento degli elettori iscritti non si<br />

presentò alle urne. Diversa <strong>la</strong> situazione a<br />

Balmuccia e a Carcoforo, dove i non votanti<br />

rappresentavano una <strong>per</strong>centuale decisamente<br />

m<strong>in</strong>ore.<br />

Fra coloro che si presentarono alle urne,<br />

non solo a Boccioleto, ma anche negli altri<br />

paesi, ci furono elettori che non diedero<br />

alcun voto ai partiti e che non sep<strong>per</strong>o, o<br />

non vollero, scegliere <strong>la</strong> forma istituzionale.<br />

Si trattava <strong>per</strong>ò di scelte che non necessariamente<br />

andavano di pari passo (il totale<br />

di voti ai partiti e <strong>la</strong> somma dei voti al<strong>la</strong><br />

monarchia e al<strong>la</strong> repubblica non collimano).<br />

A questo proposito, il dato più ec<strong>la</strong>tante<br />

è quello di Balmuccia: ben un quarto degli<br />

elettori non diede alcun voto ai partiti.<br />

Nell’ambito del<strong>la</strong> scelta istituzionale, fu<br />

ancora Balmuccia a differenziarsi dagli<br />

altri paesi: fu l’unico paese <strong>in</strong> cui prevalse<br />

<strong>la</strong> scelta repubblicana. Negli altri paesi<br />

prevalse <strong>in</strong>vece <strong>la</strong> scelta monarchica: ad<br />

ampia maggioranza a Boccioleto, Rossa,<br />

17 Dati riportati nel “Corriere Valsesiano” del 7 giugno 1946.<br />

Rimasco e Carcoforo, con uno scarto di pochi<br />

voti a Rima San Giuseppe.<br />

Per quanto riguarda il voto <strong>per</strong> l’Assemblea<br />

costituente, <strong>la</strong> Democrazia cristiana<br />

ottenne ovunque, tranne a Balmuccia, il<br />

maggior numero di voti, seppur con <strong>per</strong>centuali<br />

diverse; le <strong>per</strong>centuali più alte furono<br />

raggiunte a Boccioleto e a Rossa.<br />

Boccioleto, Rossa e Rimasco, i tre paesi<br />

posti al centro del<strong>la</strong> valle, fecero scelte politiche<br />

molto simili, anche se Rimasco espresse<br />

una <strong>per</strong>centuale maggiore di voti<br />

<strong>in</strong> favore del Partito liberale, rispetto agli<br />

altri tre paesi, e Boccioleto espresse una<br />

<strong>per</strong>centuale maggiore di voti <strong>in</strong> favore del<br />

Partito socialista.<br />

È <strong>in</strong>teressante notare <strong>la</strong> diversità di scelta<br />

fra i due paesi dell’alta valle: a Carcoforo i<br />

voti si divisero quasi equamente fra Democrazia<br />

cristiana e Partito liberale, mentre i<br />

partiti di s<strong>in</strong>istra non furono quasi presi <strong>in</strong><br />

considerazione; a Rima San Giuseppe, <strong>in</strong>vece,<br />

più di un terzo dei voti andò alle s<strong>in</strong>istre.<br />

Diverse le scelte di Balmuccia: qui il Partito<br />

socialista ottenne <strong>la</strong> maggioranza dei<br />

voti.<br />

I risultati del referendum del<strong>la</strong> val Sermenza<br />

sono molto simili a quelli del<strong>la</strong> val<br />

Grande e del<strong>la</strong> val Mastallone: ovunque, a<br />

parte nel Comune di Scopa e <strong>in</strong> quello di<br />

Cervatto, dove gli elettori si espressero a<br />

favore del<strong>la</strong> repubblica, prevalse a <strong>la</strong>rga<br />

maggioranza <strong>la</strong> scelta monarchica.<br />

Le scelte degli elettori del<strong>la</strong> val Semenza,<br />

riguardo al voto <strong>per</strong> l’Assemblea costituente,<br />

si avvic<strong>in</strong>arono a quelle degli elettori<br />

del<strong>la</strong> val Mastallone; si differenziarono<br />

<strong>in</strong>vece da quelle degli elettori del<strong>la</strong> val<br />

Grande, soprattutto dei paesi dell’alta valle,<br />

dove le s<strong>in</strong>istre e il Partito liberale ottennero<br />

una forte <strong>per</strong>centuale di voti.<br />

a. XXIII, n. s., n. 2, dicembre 2003 113

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