"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
La globalizzazione: condanna o opportunità?<br />
cupante, del<strong>la</strong> questione guerra/pace, così<br />
come è posta dal<strong>la</strong> s<strong>in</strong>istra radicale, consiste<br />
<strong>per</strong>ò non tanto nel<strong>la</strong> considerazione <strong>in</strong> cui<br />
tenere il fenomeno bellico, ma nel tipo di<br />
azione da attuare <strong>per</strong> opporvisi e nelle possibili<br />
s<strong>in</strong>ergie con altre forze di opposizione.<br />
Su questo punto occorre dire che è nettissima<br />
l’impressione che il divario tra le<br />
anime riformista (o moderata) e radicale<br />
del<strong>la</strong> s<strong>in</strong>istra italiana stia diventando un<br />
fossato difficilmente colmabile. Tipica <strong>in</strong><br />
tal senso <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione del direttore del<strong>la</strong> rivista<br />
“Guerra e pace”, Walter Peruzzi. Egli<br />
ha fatto notare come, mentre i radicali tendono<br />
a considerare <strong>la</strong> guerra contemporanea<br />
come espressione ord<strong>in</strong>aria dell’agire<br />
politico delle elités dom<strong>in</strong>anti, i moderati<br />
siano ancora legati all’idea che <strong>la</strong> guerra<br />
sia un evento <strong>in</strong>termittente ed episodico;<br />
se ne ricava che i moderati stessi non sanno/possono/vogliono<br />
mobilitarsi <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />
pace se non quando è troppo tardi, ossia a<br />
guerra imm<strong>in</strong>ente o già <strong>in</strong>iziata; mentre i<br />
radicali, avendo afferrato <strong>la</strong> nuova natura<br />
del<strong>la</strong> guerra come strumento <strong>per</strong> gestire <strong>la</strong><br />
globalizzazione e come o<strong>per</strong>azione di polizia<br />
<strong>in</strong>ternazionale <strong>per</strong>manente, <strong>la</strong> combattono<br />
combattendo il sistema che <strong>la</strong> produce<br />
e se ne serve. Il pacifismo tradizionale, secondo<br />
il re<strong>la</strong>tore, è dunque morto, ma <strong>per</strong><br />
risorgere comunque nell’ambito del movimento<br />
di contestazione globale. Coerentemente<br />
con questa ed altre re<strong>la</strong>zioni, durante<br />
il convegno non si è sentito spendere una<br />
paro<strong>la</strong> sul fatto che certi conflitti (ex Jugos<strong>la</strong>via,<br />
ad esempio) possano aver avuto anche<br />
radici locali, né l’idea che <strong>la</strong> globalizzazione<br />
possa <strong>in</strong> qualche modo contenere<br />
anche fattori positivi ha goduto del<strong>la</strong> m<strong>in</strong>ima<br />
considerazione. Per <strong>in</strong>ciso, va detto che<br />
si sono <strong>in</strong>vece udite svariate affermazioni<br />
dietrologiche sull’attentato dell’11 settembre,<br />
nonché compiaciute e assai poco scientifiche<br />
proposizioni sull’ispirazione che<br />
nazismo e fascismo avrebbero tratto dallo<br />
spirito nordamericano.<br />
Se si volesse tentare un bi<strong>la</strong>ncio conclusivo<br />
dell’<strong>in</strong>contro bolognese, dovremmo<br />
dunque considerare che, <strong>per</strong> <strong>la</strong> s<strong>in</strong>istra radicale<br />
italiana, gli Stati Uniti sono l’unico<br />
e totale responsabile dei mali del mondo;<br />
che qualsiasi opzione di lotta che non sia<br />
rigorosamente no/new global è dest<strong>in</strong>ata<br />
al fallimento e anzi è considerata concorrere,<br />
oggettivamente, a mantenere <strong>in</strong> realtà<br />
lo status quo.<br />
L’estensore del<strong>la</strong> presente nota non è <strong>in</strong><br />
grado di affermare se <strong>la</strong> s<strong>in</strong>istra radicale,<br />
così come si è presentata nel convegno bolognese,<br />
abbia torto e <strong>in</strong> quale misura. Quello<br />
che è certo è che ascoltando i vari <strong>in</strong>terventi<br />
era difficile sfuggire ad alcune considerazioni:<br />
gli anni trascorsi dal Sessantotto<br />
non sono trascorsi affatto; sarà estremamente<br />
difficile attuare una qualsiasi forma<br />
di col<strong>la</strong>borazione, sui grandi temi, tra<br />
le varie anime del<strong>la</strong> s<strong>in</strong>istra. Inf<strong>in</strong>e, esiste<br />
una totale co<strong>in</strong>cidenza tra le proposizioni<br />
ideologiche del<strong>la</strong> s<strong>in</strong>istra radicale e quelle<br />
di certa destra altrettanto radicale. Tale<br />
co<strong>in</strong>cidentia oppositorum non viene segna<strong>la</strong>ta<br />
<strong>per</strong> avanzare l’ipotesi che gli uni<br />
siano uguali agli altri, ma <strong>per</strong> rimarcare l’importanza<br />
di porre una certa attenzione alle<br />
fonti da cui provengono certe e<strong>la</strong>borazioni<br />
<strong>in</strong>tellettuali.<br />
a. XXIII, n. s., n. 2, dicembre 2003 123