"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
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il cui oggetto era “Ebrei”, e datata 4 dicembre<br />
1943, testimonia l’<strong>in</strong>stal<strong>la</strong>zione di un<br />
campo di concentramento <strong>per</strong> ebrei <strong>in</strong> Vercelli;<br />
il testo del<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>re era il seguente:<br />
“A conferma ord<strong>in</strong>i verbali già dativi <strong>in</strong><br />
conformità su<strong>per</strong>iori disposizioni recenti,<br />
vogliate compiacerVi tener presente:<br />
1 - L’azione nei confronti degli ebrei deve<br />
essere sollecitata e condotta con massima<br />
diligenza e severo criterio;<br />
2 - Il campo di concentramento dovrà essere<br />
predisposto immediatamente a cura<br />
del Comune di Vercelli presso <strong>la</strong> casc<strong>in</strong>a Aravecchia;<br />
3 - Per <strong>la</strong> necessaria vigi<strong>la</strong>nza del detto<br />
campo provvisorio di concentramento ho<br />
già dato disposizioni al Comando gruppo<br />
carab<strong>in</strong>ieri [...]”.<br />
In una seconda circo<strong>la</strong>re, <strong>in</strong>testata “Prefettura<br />
repubblicana di Vercelli”, <strong>in</strong>dirizzata<br />
al podestà di Vercelli, datata 6 dicembre<br />
1943 e avente come oggetto: “Campo concentramento<br />
ebrei”, si legge che: “A conferma<br />
delle verbali istruzioni, impartite,<br />
vogliate provvedere subito ad allestire un<br />
campo di concentramento <strong>per</strong> gli appartenenti<br />
al<strong>la</strong> razza ebraica al<strong>la</strong> casc<strong>in</strong>a Aravecchia,<br />
di proprietà comunale”, firmata dal<br />
capo del<strong>la</strong> Prov<strong>in</strong>cia, Michele Morsero. Un<br />
secondo telegramma, riportante <strong>in</strong> fondo al<br />
testo <strong>la</strong> data dell’8 marzo 1944, rende noti<br />
ulteriori provvedimenti <strong>per</strong> quanto riguarda<br />
l’<strong>in</strong>ternamento degli ebrei, <strong>in</strong>dicando<br />
l’esclusione di alcuni di essi se appartenen-<br />
Crist<strong>in</strong>a Merlo<br />
ti a determ<strong>in</strong>ate categorie: “In seguito ed<br />
analoga comunicazione avutasi dal<strong>la</strong> direzione<br />
generale demografia e razza [...] confermasi<br />
che ebrei puri tanto italiani che stranieri<br />
debbono essere <strong>in</strong>viati campi concentramento<br />
fatta eccezione <strong>per</strong> vecchi oltre<br />
70 anni et ma<strong>la</strong>ti gravi rimangono esclusi<br />
da tale provvedimento ebrei di famiglia<br />
mista compresi ebrei stranieri coniugati con<br />
nazionali ariani aut con cittad<strong>in</strong>i ariani di<br />
qualsiasi nazionalità siano orig<strong>in</strong>ari non<br />
vanno <strong>in</strong>oltre soggetti al medesimo provvedimento<br />
coloro che ai sensi legge 13<br />
luglio 1939 nr. 1204 tuttora <strong>in</strong> vigore hanno<br />
ottenuto formale dichiarazione di non<br />
(ripetesi non) appartenente al<strong>la</strong> razza ebraica<br />
[...]<br />
Capo polizia Tambur<strong>in</strong>i”.<br />
I due telegrammi e le due circo<strong>la</strong>ri riguardanti<br />
l’<strong>in</strong>ternamento degli ebrei vercellesi<br />
<strong>in</strong> campi di concentramento, testimoniano,<br />
ancora una volta, come <strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione razziale,<br />
re<strong>la</strong>tiva <strong>in</strong> questo caso all’<strong>in</strong>ternamento<br />
degli ebrei, approdasse nelle città di<br />
prov<strong>in</strong>cia e come chi le governava si impegnasse<br />
<strong>per</strong> eseguire al meglio gli ord<strong>in</strong>i impartiti<br />
dal M<strong>in</strong>istero dell’Interno.<br />
Di fronte ad una simile situazione gli<br />
ebrei meditarono sul da farsi e molti presero<br />
<strong>in</strong> considerazione <strong>la</strong> possibilità di fuggire<br />
21 . La situazione a Vercelli era grave, <strong>la</strong><br />
“caccia all’ebreo” si era ormai scatenata e<br />
chi era <strong>in</strong> grado di farlo cercava di mettersi<br />
<strong>in</strong> salvo. Certo non era facile sfuggire al<strong>la</strong><br />
21 Mario Capell<strong>in</strong>o narra le vicende di fuga di alcuni ebrei vercellesi, come quel<strong>la</strong> dell’avvocato<br />
Vittorio C<strong>in</strong>goli, fratello del<strong>la</strong> signora Alberta e dell’<strong>in</strong>gegnere Aldo: “Il fratello<br />
dell’<strong>in</strong>gegnere, l’avvocato Vittorio C<strong>in</strong>goli fu aiutato da un direttore di fi<strong>la</strong>tura di<br />
Trivero, Mario Cata<strong>la</strong>ni. Gli diede <strong>la</strong> sua carta d’identità e lo ospitò presso <strong>la</strong> sua famiglia<br />
ad Arezzo. Rimasto <strong>in</strong> contatto con <strong>la</strong> fidanzata, Viva Sandra, fu sequestrata <strong>la</strong> sua corrispondenza<br />
e fu sco<strong>per</strong>to il suo nascondiglio. Nell’aprile del 1944 anche l’avvocato Vittorio<br />
riparò <strong>in</strong> Svizzera. Viva Sandra occultò nel<strong>la</strong> sua casa di Buronzo molti beni del<strong>la</strong><br />
famiglia C<strong>in</strong>goli. [...].<br />
L’<strong>Istituto</strong> delle suore Maddalene di Vercelli aprì le sue porte a tre signore ebree nei giorni<br />
drammatici dell’autunno del 1943.<br />
86 l’impegno