"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
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<strong>in</strong>iziò nell’autunno e term<strong>in</strong>ò nel<strong>la</strong> primavera<br />
del 1944.<br />
Le cose cambiarono dopo <strong>la</strong> battaglia di<br />
Stal<strong>in</strong>grado. La riconquista dei territori russi<br />
e l’affacciarsi dell’Armata rossa ai conf<strong>in</strong>i<br />
dei paesi dell’Europa orientale non rendeva<br />
partico<strong>la</strong>rmente felici gli angloamericani,<br />
<strong>in</strong> quanto consideravano <strong>per</strong>lomeno <strong>in</strong>cresciosa<br />
<strong>la</strong> prospettiva di dover spartire coi<br />
sovietici il ruolo di guardiani dell’Europa<br />
nel dopoguerra. Quando fu chiaro che buona<br />
parte dei paesi orientali del vecchio<br />
cont<strong>in</strong>ente sarebbero stati <strong>in</strong>vasi dai sovietici,<br />
gli angloamericani si conv<strong>in</strong>sero del<strong>la</strong><br />
necessità di aprire il secondo fronte <strong>per</strong> arrivare<br />
il più presto possibile, e possibilmente<br />
prima dei “rossi”, nel cuore del<strong>la</strong> Germania,<br />
visto anche il fallimento del<strong>la</strong> cosiddetta<br />
“via mediterranea” al Terzo Reich <strong>in</strong>trapresa<br />
con lo sbarco <strong>in</strong> Sicilia del giugno<br />
1943, che arrancava con fatica nel risalire<br />
<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> italiana.<br />
Preoccupati del fatto che metà Europa<br />
cadesse sotto l’<strong>in</strong>fluenza comunista, gli alleati<br />
occidentali accarezzarono <strong>la</strong> seducente<br />
opportunità di un armistizio separato con<br />
<strong>la</strong> Germania, previa <strong>la</strong> destituzione di Hitler,<br />
come già era avvenuto <strong>per</strong> l’Italia quando,<br />
dopo il 25 luglio del 1943, Mussol<strong>in</strong>i<br />
fu destituito e arrestato, si formò un nuovo<br />
governo presieduto dal maresciallo Badoglio,<br />
il quale aprì trattative di resa che portarono<br />
all’armistizio e, <strong>in</strong> seguito all’<strong>in</strong>vasione<br />
tedesca, al<strong>la</strong> cobelligeranza italiana a<br />
fianco degli Alleati. Le s<strong>per</strong>anze di una sostituzione<br />
del governo nazista con una giunta<br />
militare con <strong>la</strong> quale fosse possibile raggiungere<br />
un accordo <strong>in</strong> funzione antisovietica,<br />
mantenendo così al<strong>la</strong> Germania le conquiste<br />
fatte da Hitler <strong>in</strong> Europa orientale,<br />
decaddero dopo che molti leader dell’opposizione<br />
tedesca furono liquidati dai nazisti<br />
<strong>in</strong> seguito al fallito attentato a Hitler<br />
del 20 luglio 1944. Molti <strong>per</strong>ò sono gli <strong>in</strong>dizi<br />
che fanno ritenere che tale prospettiva<br />
serpeggiasse; valga d’esempio il dialogo<br />
telefonico tra il generale Patton e il generale<br />
Joseph T. McNarney, riportato nel libro. Dice<br />
Patton: “Dovremo combattere contro i<br />
<strong>in</strong> biblioteca<br />
sovietici presto o tardi. Potremo farlo facilmente<br />
con l’aiuto delle truppe tedesche. Loro<br />
odiano quei bastardi. Potremo creare un<br />
po’ d’<strong>in</strong>cidenti e portarci <strong>in</strong> guerra con quei<br />
figli di puttana”. Tale progetto fallì non solo<br />
a causa del mancato ricambio governativo<br />
<strong>in</strong> Germania, ma anche <strong>per</strong>ché l’op<strong>in</strong>ione<br />
pubblica negli Stati Uniti e nei paesi dell’Europa<br />
liberati non avrebbe tollerato una<br />
crociata antisovietica condotta assieme ai<br />
tedeschi.<br />
Gli Stati Uniti emergevano dal conflitto<br />
mondiale da unici e veri v<strong>in</strong>citori. Erano <strong>la</strong><br />
più grande potenza del mondo e si aspettavano<br />
che il XX secolo diventasse il “secolo<br />
americano”. I suoi nemici, Germania e Giappone,<br />
erano annientati; i suoi alleati economicamente<br />
abbattuti. La Francia era solo<br />
l’ombra dell’antica potenza, <strong>la</strong> Gran Bretagna<br />
era esausta, l’Urss aveva subito pesantissime<br />
<strong>per</strong>dite. Col monopolio dell’atomica<br />
pensavano di dettare le condizioni all’Urss.<br />
In questo quadro <strong>in</strong>terpretativo le due<br />
esplosioni nucleari sulle due città giapponesi<br />
vollero essere un segnale <strong>per</strong> il Creml<strong>in</strong>o.<br />
Così <strong>la</strong> guerra fredda com<strong>in</strong>ciò quando<br />
<strong>la</strong> dirigenza americana credette che, con<br />
l’aiuto del<strong>la</strong> bomba atomica, sarebbe stata<br />
<strong>in</strong> grado d’imporre <strong>la</strong> sua volontà ai sovietici<br />
posizionati <strong>in</strong> Europa orientale e <strong>in</strong> Germania.<br />
Diego Giachetti<br />
Zapruder<br />
Clio e Marte, a. I, n. 2, settembre-dicembre<br />
2003, Roma, Odradek, pp. 160, € 8,50.<br />
“Zapruder”, rivista di <strong>storia</strong> del<strong>la</strong> conflittualità<br />
sociale, è giunta al suo secondo numero,<br />
<strong>in</strong>centrato sull’uso pubblico e politico<br />
del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> <strong>in</strong> re<strong>la</strong>zione ad eventi bellici<br />
<strong>in</strong>torno ai quali creare consenso o dissenso.<br />
Clio, musa del<strong>la</strong> <strong>storia</strong>, e Marte, dio<br />
del<strong>la</strong> guerra sono, f<strong>in</strong> dall’antichità, strettamente<br />
legati l’una all’altro, essendo l’<strong>in</strong>terpretazione<br />
del passato lo strumento utilizzato<br />
<strong>per</strong> giustificare il presente e le sue<br />
scelte e, a seconda del tipo di selezione<br />
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