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"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...

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idurre i costi di produzione a spese del<strong>la</strong><br />

c<strong>la</strong>sse o<strong>per</strong>aia [...] obiettivo centrale furono<br />

i livelli sa<strong>la</strong>riali determ<strong>in</strong>atisi nel dopoguerra<br />

che tendevano nel 1921 a travalicare<br />

sensibilmente <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i reali quelli del<br />

1914” 30 .<br />

Tutta l’Europa ne fu colpita. Laddove al<strong>la</strong><br />

già grave situazione economica si associò<br />

un’<strong>in</strong>cessante spirale <strong>in</strong>f<strong>la</strong>zionistica, come<br />

<strong>in</strong> Germania, Austria, Ungheria e Polonia,<br />

il grande capitale ne approfittò <strong>per</strong> ridurre<br />

i sa<strong>la</strong>ri reali e ridistribuire il reddito sostanzialmente<br />

nelle casse delle c<strong>la</strong>ssi possidenti.<br />

Le f<strong>in</strong>alità dell’offensiva avevano <strong>per</strong>ò<br />

scopi più duraturi. Loro obiettivo, <strong>in</strong>fatti,<br />

era giungere ad una vera e propria ristrutturazione<br />

del sistema <strong>in</strong>dustriale: <strong>in</strong> primo<br />

luogo nel ristabilimento delle divisioni gerarchiche<br />

tra gli o<strong>per</strong>ai nei luoghi di <strong>la</strong>voro;<br />

poi, nel tentativo di giungere al<strong>la</strong> stipu<strong>la</strong>zione<br />

di contratti aziendali anziché nazionali;<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e nel<strong>la</strong> re<strong>in</strong>troduzione del <strong>la</strong>voro<br />

a cottimo.<br />

I dirigenti del Pcd’I non erano alieni dal<br />

constatare questa situazione, sia a livello<br />

nazionale che <strong>in</strong>ternazionale 31 .<br />

“Oggi <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse padronale - chiosava Gramsci<br />

a conclusione dello scio<strong>per</strong>o dei m<strong>in</strong>atori<br />

<strong>in</strong>glesi - non ha più paura degli scio<strong>per</strong>i<br />

e delle m<strong>in</strong>acce dei capi riformisti, <strong>la</strong><br />

c<strong>la</strong>sse o<strong>per</strong>aia non ha fondi di resistenza ed<br />

è stremata dal<strong>la</strong> disoccupazione. Le vecchie<br />

armi del<strong>la</strong> lotta s<strong>in</strong>dacale non fanno<br />

più paura a nessuno [...] oggi è <strong>la</strong> riduzione<br />

dei sa<strong>la</strong>ri che essa cerca di attuare, <strong>in</strong> un<br />

Federico Caneparo<br />

prossimo futuro forse non tarderà a muovere<br />

l’attacco alle otto ore [...] niente potrà<br />

ostaco<strong>la</strong>re lo sforzo del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse padronale<br />

di ristabilire nel processo produttivo il suo<br />

potere dispotico senza limiti e senza controlli”<br />

32 .<br />

E, concordemente a quanto avevano esplicitamente<br />

affermato Trotskij e Varga<br />

nel<strong>la</strong> loro re<strong>la</strong>zione sul<strong>la</strong> situazione mondiale<br />

presentata al III Congresso, nel ritenere<br />

concluso il primo ciclo di lotte rivoluzionarie<br />

affermavano: “Nell’anno trascorso<br />

tra il II e il III Congresso dell’Internazionale<br />

comunista, una serie di <strong>in</strong>surrezioni e<br />

lotte del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse o<strong>per</strong>aia si è conclusa con<br />

sconfitte parziali: l’offensiva del<strong>la</strong> Armata<br />

rossa contro Varsavia nell’agosto 1920, il<br />

movimento del proletariato italiano nel<br />

settembre del 1920, l’<strong>in</strong>surrezione degli o<strong>per</strong>ai<br />

tedeschi nel marzo 1921. Il primo <strong>per</strong>iodo<br />

del movimento rivoluzionario dopo<br />

<strong>la</strong> guerra, che fu caratterizzato da una forza<br />

d’urto elementare, da metodi ed obiettivi<br />

confusi e dallo scatenarsi di un panico<br />

straord<strong>in</strong>ario all’<strong>in</strong>terno delle c<strong>la</strong>ssi dom<strong>in</strong>anti,<br />

appare sostanzialmente chiuso” 33 .<br />

Differenti tuttavia si manifestavano le<br />

<strong>in</strong>terpretazioni sul carattere di questa crisi,<br />

che il Pcd’I riteneva transitoria e sul<strong>la</strong><br />

possibilità di ripresa del movimento o<strong>per</strong>aio.<br />

Era ormai un dato di fatto che le masse<br />

fossero state poste sul<strong>la</strong> difensiva dall’offensiva<br />

delle c<strong>la</strong>ssi dom<strong>in</strong>anti. Ciò che diveniva<br />

immediatamente importante non<br />

30 C. NATOLI, op. cit., p. 171.<br />

31 Su questo tema sono numerosi gli articoli, scritti da Ugo Girone e Giovanni Sanna,<br />

pubblicati da “Rassegna Comunista”; cfr. Nelle file dell’Internazionale comunista, a. II,<br />

n. 21, 15 maggio 1922; n. 22, 31 maggio 1922; n. 23, 15 giugno 1922; n. 24, 30 giugno<br />

1922; n. 25, 15 luglio 1922; n. 26, 31 luglio 1922; n. 27, 31 agosto 1922; n. 28, 15 settembre<br />

1922; n. 29, 30 settembre 1922; n. 30, 31 ottobre 1922.<br />

32 A. GRAMSCI, La riduzione dei sa<strong>la</strong>ri, <strong>in</strong> “Ord<strong>in</strong>e Nuovo”, 4 agosto 1921.<br />

33 L. TROTSKIJ, op. cit., p. 384.<br />

52 l’impegno

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