Seminario su Gramsci - ART
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timamente e segnatamente dalle forme della ripresa del processo rivoluzionario<br />
e dall’avvio di processi di transizione socialista in America<br />
latina.<br />
In ultimo: questa è una comunicazione obbligatoriamente schematica,<br />
o meglio che svolge le <strong>su</strong>e tesi con molto scarso <strong>su</strong>pporto analitico.<br />
Questo difetto però è ovviato dalle altre comunicazioni. Naturalmente<br />
questo non implica che gli altri relatori condividano tutte le mie tesi o<br />
qualche loro parte.<br />
Lenin<br />
Lenin <strong>su</strong>l piano teorico più generale e astratto si pone, sappiamo, dal<br />
lato della concezione materialistica della storia nella versione che ne<br />
avevano dato Engels nell’Antidühring, poi, <strong>su</strong>lla scia di Engels, il “marxismo<br />
ortodosso” di Kautsky, infine era stata fatta propria dalla prima<br />
generazione di marxisti russi: nonostante quel carteggio tra Marx e la<br />
rivista Oteestvennye Zapiski (poi tra Marx e Vera Za<strong>su</strong>lič) nel quale egli<br />
aveva ridimensionato la portata euristica e storico-teorica di questa<br />
concezione, connettendola al solo quadro della storia europea occidentale.<br />
In breve, Lenin era totalmente dal lato della versione più deterministica<br />
ed economicista possibile della concezione materialistica della<br />
storia. La storia, rias<strong>su</strong>mo questa versione, è mossa dalla contraddizione<br />
tra la tendenza insopprimibile delle forze produttive sociali al proprio<br />
sviluppo e la tendenza dei rapporti sociali di produzione a bloccare,<br />
da un certo momento in avanti, questo sviluppo. Inoltre, se è vero<br />
che in questa versione le forze produttive comprendono classi <strong>su</strong>balterne<br />
portatrici di un’intenzione e di una prassi antisistemiche, vero è pure<br />
che essa implica l’obbligatorietà di una posizione pratica antisistemica<br />
da parte di queste classi e un contenuto di questa posizione tutto ausiliario<br />
rispetto alle tendenze espresse dalle contraddizioni di tipo oggettivo.<br />
Tutto questo implica (ovvero questa totalità di determinismo implica)<br />
che il passaggio dal capitalismo al socialismo sia, intanto, un passaggio<br />
obbligatorio della storia, in secondo luogo che esso sia un passaggio<br />
totalmente progressivo, in terzo luogo, un passaggio che può<br />
realizzarsi solo nei punti alti dello sviluppo e tramite un crollo sistemico.<br />
In Materialismo ed empiriocriticismo Lenin inoltre fa l’apologia, contro il<br />
metodo analitico proposto dai seguaci russi di Mach, di quel metodo<br />
sostanzialmente privo di appoggio empirico e, a mio avviso, sostanzial-<br />
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