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Seminario su Gramsci - ART

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che dunque tu li sei a casa tua: hai tutto il diritto di entrarvi, di pretendere<br />

di essere aiutato dal personale che è pagato per questo, di chiedere<br />

i libri che ti interessano e di leggerli gratis e con tutta comodità). In generale<br />

è sempre meglio leggere in Biblioteca che a casa, perché anche<br />

nella più scafessa Biblioteca pubblica ci sono di solito più libri che nelle<br />

migliori biblioteche casalinghe, e perché cercando un libro capita di<br />

trovarne (e di leggerne) anche altri che non si conoscevano, e così si<br />

impara di più e meglio.<br />

3. L’edizione critica di Valentino Gerratana<br />

Se invece vuoi proprio il “tuo <strong>Gramsci</strong>”, cioè una copia dei Quaderni<br />

da tenere presso di te, e magari da leggere anche la notte o la domenica<br />

(e perfino da annotare e da sottolineare, cosa che per ottime ragioni è<br />

assolutamente proibito fare con i libri delle Biblioteche), beh, allora ti devi<br />

procurare una copia dei Quaderni del carcere; più precisamente ti devi<br />

procurare l’opera da cui noi stessi abbiamo finora tratto le citazioni: A.<br />

<strong>Gramsci</strong>, Quaderni del carcere, edizione critica dell’Istituto <strong>Gramsci</strong>, a<br />

cura di Valentino Gerratana, 4 volumi, Torino, Einaudi, 1975 (ce n’è<br />

anche un’edizione 1977, sempre presso Einaudi, nella collana più bella<br />

e più costosa nella NUE, quei libri dalle copertine bianche con le striscette<br />

rosse); con circa 100.000 lire di spesa (non so gli ultimi aggiornamenti<br />

dei prezzi) dovresti cavartela. È molto difficile, ma non impossibile,<br />

trovare questi libri nel mercato dell’usato.<br />

Solo questa edizione è integrale e critica, cioè pubblica il testo dei Quaderni<br />

come lo ha effettivamente scritto <strong>Gramsci</strong>, e pubblica anche le<br />

diverse ste<strong>su</strong>re dei testi (i testi A, B, C di cui abbiamo parlato nel capitolo<br />

2 par. 2). Volendo essere più analitici, i 4 volumi sono così organizzati:<br />

il I volume contiene i Quaderni 1-5, scritti dal 1929 al 1933, il<br />

II volume contiene i Quaderni 6-11, scritti dal 1930 al 1933, il III volume<br />

contiene i Quaderni 12-29, scritti dal 1932 al 1935; il IV volume<br />

è invece interamente dedicato al cosiddetto “apparato”, cioè contiene<br />

la Descrizione dei Quaderni, le Note al testo (una cosa molto importante<br />

e <strong>su</strong> cui torneremo), un Indice delle opere citate nei Quaderni, un elenco<br />

completo dei Libri e opuscoli del fondo <strong>Gramsci</strong> non citati nei Quaderni,<br />

e infine due utili “strumenti di lavoro” per tutti noi, un Indice per<br />

argomenti e un Indice dei nomi; fra questi due c’è anche una Tavola delle<br />

Concordanze, fra l’edizione critica e la prima edizione Togliatti-Platone<br />

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