Seminario su Gramsci - ART
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venire che a un certo punto queste riflessioni avrebbero dovuto passare<br />
alla fase di una documentazione e quindi ad una fase di lavoro e di elaborazione<br />
che domanda grandi biblioteche. 17<br />
<strong>Gramsci</strong> esemplifica l’impossibilità di proseguire la <strong>su</strong>a ricerca proprio<br />
con il problema degli intellettuali (che si conferma cosi come<br />
l’asse portante dell’intero <strong>su</strong>o lavoro); rifiutando la proposta di lavori<br />
di traduzione avanzata da Tatiana Schucht, afferma inoltre: «Io<br />
non voglio impegnarmi a fare dei lavori continuativi, perché non sempre<br />
sono in grado di lavorare». 18<br />
c) Ma proprio l’emottisi del 3 agosto e la grave indisposizione che la<br />
seguì spingono <strong>Gramsci</strong> (secondo Gerratana) a riformulare il <strong>su</strong>o<br />
piano di lavoro 19 , cioè ad abbandonare del tutto gli esercizi di traduzione<br />
e a concentrarsi <strong>su</strong>gli aspetti prioritari del <strong>su</strong>o progetto per il<br />
quale, ormai, sente probabilmente mancare le forze ed il tempo. Il<br />
nuovo piano di lavoro compare all’inizio del Quaderno 8 (inaugurato,<br />
per il Gerratana, alla fine del 1931) che rappresenterebbe dunque<br />
quasi un nuovo e secondo inizio dei Quaderni. A questo nuovo inizio<br />
segue un nuovo elenco di Saggi principali (ora sono venti) a cui si<br />
aggiunge, fra le possibili Appendici, Americanismo e fordismo (nonché<br />
dieci “Raggruppamenti di materia”): «Saggi principali. Introduzione generale.<br />
(a) Sviluppo degli intellettuali italiani fino al 1870: diversi periodi.<br />
(b) La letteratura popolare dei romanzi d’appendice. (c) Folclore<br />
e senso comune. (d) La questione della lingua letteraria e dei dialetti.<br />
(e) I nipotini di padre Bresciani. (f) Riforma e Rinascimento. (g) Machiavelli.<br />
(h) La scuola e l’educazione nazionale. (i) La posizione di B.<br />
Croce nella cultura italiana fino alla guerra mondiale. (I) Il Risorgimento<br />
e il partito d’azione. (m) Ugo Foscolo nella formazione della retorica<br />
nazionale. (n) Il teatro italiano. (o) Storia dell’Azione Cattolica:<br />
Cattolici integrali, ge<strong>su</strong>iti, modernisti. (p) Il Comune medioevale,<br />
fase economico-corporativa dello Stato. (q) Funzione cosmopolitica<br />
degli intellettuali italiani fino al secolo XVIII. (r) Reazioni all’assenza<br />
di un carattere popolare-nazionale della cultura in Italia: i futuristi.<br />
(s) La scuola unica e cosa essa significa per tutta l’organizzazione<br />
della cultura nazionale. (t) Il “lorianesimo” come uno dei caratteri<br />
degli intellettuali italiani. (u) L’assenza di “giacobinismo” nel Risorgimento<br />
italiano. (v) Machiavelli come tecnico della politica e<br />
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