Seminario su Gramsci - ART
Seminario su Gramsci - ART
Seminario su Gramsci - ART
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Introduzione a <strong>Gramsci</strong><br />
di Raul Mordenti<br />
(Tratto da Introduzione a <strong>Gramsci</strong>, Datanews, Roma 1998)<br />
Prima parte<br />
Antonio <strong>Gramsci</strong>, la <strong>su</strong>a formazione, l’“Ordine Nuovo”, la ri-fondazione<br />
del PCd’I<br />
1. La gioventù e la formazione<br />
Antonio <strong>Gramsci</strong> nasce ad Ales, in provincia di Oristano (Sardegna), il<br />
22 gennaio 1891. È il quarto di sette figli di una famiglia di origine albanese.<br />
Il padre di <strong>Gramsci</strong> è un impiegato (quindi si tratta di piccola, piccolissima<br />
borghesia) la madre una maestra; nell’infanzia di <strong>Gramsci</strong> accadde<br />
un fatto traumatico, che poi sarà importante nel prosieguo della <strong>su</strong>a<br />
vita: il padre viene arrestato per un ammanco amministrativo e la famiglia<br />
precipita, anche socialmente, in una situazione di estrema miseria.<br />
Sempre risalente all’infanzia è la <strong>su</strong>a malattia, il morbo di Pott (una terribile<br />
forma di tubercolosi ossea che determina la gibbosità). Questa<br />
malattia esplose con una caduta e <strong>Gramsci</strong> dirà più tardi che essa fu<br />
trascurata o mai curata (non sappiamo di più <strong>su</strong> questa vicenda); ricorda<br />
anche che era stato talmente male da bambino che la madre aveva<br />
preparato per lui la bara e che la conservò anche in anni <strong>su</strong>ccessivi. Fu<br />
un’infanzia molto difficile, da cui <strong>Gramsci</strong> porterà sempre con sé da<br />
una parte un’immagine forte e affettuosa della madre che difende, organizza,<br />
resiste in queste estreme difficoltà e dall’altra parte un rapporto<br />
altrettanto forte, ma terribilmente negativo, con il padre, che non<br />
compare quasi mai nel <strong>su</strong>o epistolario neanche dal carcere (benché il<br />
padre di <strong>Gramsci</strong>, Francesco, sia morto dopo Antonio).<br />
<strong>Gramsci</strong> continua a studiare <strong>su</strong>perando mille difficoltà di ordine economico<br />
e personale. Ne abbiamo una traccia indiretta quanto drammatica<br />
in un <strong>su</strong>o scritto (<strong>su</strong>l “Grido del Popolo” il 20 novembre 1915) dove il<br />
ricordo, evidentemente autobiografico, è però riferito da <strong>Gramsci</strong> non<br />
a se stesso ma ad un generico ed ignoto “povero ragazzo”, secondo un<br />
costume di orgogliosa riservatezza tipico del <strong>su</strong>o popolo sardo:<br />
9