Seminario su Gramsci - ART
Seminario su Gramsci - ART
Seminario su Gramsci - ART
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
dittorietà del reale: «Trovare l’identità sotto l’apparente differenziazione<br />
e contraddizione e trovare la sostanziale diversità sotto l’apparente<br />
identità, ecco la più essenziale qualità del critico delle idee e<br />
dello storico dello sviluppo sociale.» 34<br />
La stessa operazione dialettica occorre fare per la storia. <strong>Gramsci</strong> studia<br />
per esempio Machiavelli e la nascita del moderno Stato assoluto<br />
in Europa, o il giacobinismo, si domanda che cosa fu, perché è fallito<br />
o non ha mai veramente attecchito in Italia, si interroga <strong>su</strong> che<br />
cosa è stato il Risorgimento, e come si manifestò l’egemonia vittoriosa<br />
della borghesia di Cavour; egli spiega come Vittorio Emanuele<br />
“teneva in tasca” Garibaldi (e dunque il Partito d’Azione), o in che senso<br />
Mazzini, il quale certo sembrava più “di sinistra”, era in realtà (spiega<br />
<strong>Gramsci</strong>) assai meno significativo, dal punto di vista dell’egemonia,<br />
dei moderati del Risorgimento. E al tempo stesso egli però va a cercare<br />
anche episodi come quelli di David Lazzaretti o di Bronte o di Pisacane,<br />
gli embrioni in<strong>su</strong>fficienti di un’autonomia sconfitta, il Risorgimento<br />
che non ha vinto, che è stato sconfitto.<br />
Per questo i Quaderni sono un grande affresco storico, politico, filosofico<br />
in cui l’interlocutore costante è Benedetto Croce, ma nel senso che<br />
è l’avversario da battere, non certo (come vedremo meglio più avanti) il<br />
maestro di cui rivendicare l’eredità.<br />
6. La crisi fisica del 1931 e le “istruzioni” di <strong>Gramsci</strong> per la lettura<br />
dei Quaderni<br />
Il 3 agosto del 1931 (come abbiamo visto) <strong>Gramsci</strong> era stato colpito da<br />
una drammatica crisi fisica e da una grave emottisi che durò parecchi<br />
giorni e lo lasciò a lungo debilitato; secondo Valentino Gerratana è<br />
questo un punto di svolta non solo della personale tragedia di <strong>Gramsci</strong><br />
ma anche della vicenda intellettuale della composizione dei Quaderni,<br />
perché probabilmente <strong>Gramsci</strong> (che pure non si era mai fatto illusioni<br />
<strong>su</strong>lla durata della <strong>su</strong>a prigionia) si rende conto in quel momento che<br />
non uscirà vivo dal carcere di Mussolini, non solo, ma che non riuscirà<br />
nemmeno a portare a termine la grande impresa culturale e morale a<br />
cui aveva dedicato tutte le <strong>su</strong>e residue forze; in quel momento dunque<br />
si pone per lui (sia pure in modo implicito) il problema di organizzare<br />
per i futuri lettori i <strong>su</strong>oi Quaderni che certo resteranno incompiuti, e il<br />
<strong>su</strong>o lavoro diventa anche lotta contro il tempo di una vita che <strong>Gramsci</strong><br />
46