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Seminario su Gramsci - ART

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Nota introduttiva<br />

A <strong>su</strong>o tempo, la rivista Essere Comunisti e l’Associazione Culturale Punto<br />

Rosso concordarono di organizzare congiuntamente, a partire dal seminario<br />

<strong>su</strong> Antonio <strong>Gramsci</strong>, tenutosi a Roma il 6 e 7 febbraio 2010,<br />

un’attività seminariale di formazione teorico-politica <strong>su</strong> vari temi al<br />

centro del dibattito contemporaneo. Il fine è presto detto. Si trattava, e<br />

si tratta, di mettere a disposizione di militanti e di quadri delle formazioni<br />

politiche della sinistra, segnatamente del Prc, e in generale agli interessati<br />

a questi temi, la propria esperienza e il proprio lavoro per la ricostruzione<br />

di un profilo di cultura politica all’altezza dei bisogni e dei<br />

problemi della fase storica che stiamo attraversando.<br />

Naturalmente la scelta di iniziare con <strong>Gramsci</strong> non è ca<strong>su</strong>ale. <strong>Gramsci</strong>,<br />

con il lascito della <strong>su</strong>a opera teorica e politica e con il <strong>su</strong>o profilo morale<br />

e di individualità concreta, rimane uno dei punti di riferimento, ineludibile<br />

e duraturo, non solo della vita politica e intellettuale italiana, ma<br />

anche e soprattutto del dibattito teorico-politico <strong>su</strong> scala mondiale. Le<br />

nozioni e le categorie, oltre alle analisi complessive, del <strong>su</strong>o lavoro continuano<br />

ad aiutarci per interpretare il nostro tempo, anche i fenomeni<br />

complessi della realtà contemporanea. In breve, non è per celebrazione<br />

rituale di uno dei padri fondatori del comunismo e del marxismo italiani<br />

che si è scelto di iniziare con <strong>Gramsci</strong>.<br />

La premessa da cui si è partiti è che in <strong>Gramsci</strong> (soprattutto in quello<br />

dei Quaderni del carcere) ci sia molto materiale utile alla ricostruzione di<br />

una posizione teorica e strategica della sinistra anticapitalistica contemporanea.<br />

Ciò ovviamente non toglie che ci siano alcuni elementi, in relazione<br />

alle condizioni politiche, sociali e culturali del <strong>su</strong>o tempo, obsoleti<br />

o caratterizzati da limiti specifici o comunque non verificati dagli<br />

sviluppi <strong>su</strong>ccessivi. La finalità del seminario era pertanto quella di fornire<br />

ai partecipanti una strumentazione <strong>su</strong> base gramsciana che si ritiene<br />

valida e che guarda ad alcune questioni di fondo della nostra contemporaneità.<br />

Inoltre di fare ciò non solo considerando la riflessione<br />

gramsciana ma anche mettendola a confronto con alcune posizioni<br />

coeve o <strong>su</strong>ccessive, nel quadro del marxismo e non.<br />

Nelle relazioni e negli interventi le nozioni di rivoluzione passiva, di<br />

egemonia, dell’interazione continua tra fondamento economico-strut-<br />

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