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Seminario su Gramsci - ART

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mondiale, e quando i tedeschi giungono alle porte di Mosca i quaderni<br />

di <strong>Gramsci</strong> proseguono il loro viaggio avventuroso attraverso il “mondo<br />

grande e terribile” e vengono messi in salvo nell’estremo Oriente<br />

dell’Urss, ad Ufa capitale della Baskiria; torneranno in Italia (si dice)<br />

con Togliatti, nel 1944.<br />

Già nel primo numero di “Rinascita” (1944) si parla di <strong>Gramsci</strong> e si<br />

pubblicano <strong>su</strong>oi scritti a mo’ di articoli di fondo, cioè come se si trattasse<br />

del più autorevole dirigente del Partito ed egli fosse ancora vivo, e<br />

già nell’aprile 1946 Felice Platone pubblica (sempre <strong>su</strong> “Rinascita”) la<br />

prima Relazione <strong>su</strong>i Quaderni del carcere, che preannuncia ed imposta la<br />

loro edizione.<br />

I Quaderni vedono così la luce presso l’editore Einaudi, in sei volumi, a<br />

partire dal 1948 (già nel 1947 lo stesso Einaudi aveva pubblicato in volume<br />

le Lettere che vinsero il Premio Viareggio), ma <strong>su</strong>ddivisi per argomento<br />

e limitando l’edizione alle ste<strong>su</strong>re “definitive”, cioè ai testi cosiddetti<br />

“C” (frutto di una copiatura-riscrittura), oppure “B” (cioè presenti<br />

in una sola ste<strong>su</strong>ra). Restano inoltre inediti (e lo sono incredibilmente<br />

tuttora!) i quattro quaderni dedicati da <strong>Gramsci</strong> alle traduzioni. Penso<br />

che si possa attribuire a Togliatti ed a Felice Platone la cura della editio<br />

princeps einaudiana, anche se, significativamente, non compare nell’edizione<br />

il nome del curatore e il lavoro viene attribuito collettivamente ad<br />

una Commissione del C.C. del Pci.<br />

Questi i titoli dei sei volumi dell’edizione Einaudi: 1. Il materialismo storico<br />

e la filosofia di Benedetto Croce (1948); 2. Gli intellettuali e l’organizzazione<br />

della cultura (1949); 3. Il Risorgimento (1949); 4. Note <strong>su</strong>l Machiavelli, <strong>su</strong>lla<br />

politica e <strong>su</strong>llo Stato moderno (1949); 5. Letteratura e vita nazionale (1950),<br />

che comprende anche le Cronache teatrali pubblicate da <strong>Gramsci</strong> <strong>su</strong><br />

“L’Avanti!”; 6. Passato e presente (1951), il volume più miscellaneo e vario,<br />

che comprende anche in appendice l’Indice dell’intera opera. L’operazione<br />

<strong>Gramsci</strong>, condotta da Togliatti, ci colpisce anche dal punto<br />

di vista strettamente culturale (tutti i Quaderni pubblicati ed offerti<br />

alla lettura in soli 4-5 anni, e di che anni si trattava per i comunisti italiani!)<br />

e tuttavia essa è ispirata, come tutto in Togliatti, da un’esigenza<br />

politica, così che alla luce della politica credo che la si debba studiare,<br />

comprendere e giudicare. Si potrebbe dire, sinteticamente, che pubblicando<br />

i Quaderni di <strong>Gramsci</strong> come li pubblicò, Palmiro Togliatti cercò<br />

di applicare ciò che lo stesso <strong>Gramsci</strong> nei Quaderni aveva teorizzato ed<br />

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