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Rendiconto sull'attività svolta nel secondo ... - INGV Home Page

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caratterizzate da una prevalente subsidenza interrotta da brevi e deboli sollevamenti. La rete è<br />

costituita da 4 stazioni mareografiche ubicate a Nisida, Pozzuoli Porto, Pozzuoli Molo Sud-Cantieri<br />

e Miseno (figg.7, 8, 9). Oltre alle stazioni sopra riportate è operante il mareografo di riferimento<br />

ubicato <strong>nel</strong> Porto di Napoli (fig. 10), ospitato <strong>nel</strong>la stazione mareografica dell’APAT facente parte<br />

della Rete Mareografica Nazionale. Le stazioni sono attrezzate sia con mareografi meccanici con<br />

sistema a galleggiante-contrappeso e registrazione su carta, che con sensori digitali a<br />

galleggiante-contrappeso i cui dati vengono trasmessi via GSM.<br />

Figura 7. Rete mareografica dell’area vulcanica napoletana: Vesuvio e Campi Flegrei. Campi Flegrei: NAPT=Napoli Porto,<br />

stazione di riferimento; POPT=Pozzuoli Porto; PMSC=Pozzuoli Molo Sud Cantieri; NISI=Nisida;MISE=Miseno.<br />

Figura 8. Variazioni del livello del mare al porto di Pozzuoli (POPT) <strong>nel</strong> periodo luglio - dicembre 2006 rilevate dal sensore<br />

digitale. Le variazioni riportate rappresentano le medie orarie. La curva in nero riproduce la media giornaliera. La scala<br />

verticale presenta intervalli di 5cm.<br />

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