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Rendiconto sull'attività svolta nel secondo ... - INGV Home Page

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Figura 2. Variazioni di gravità <strong>nel</strong>l’area vesuviana, con riferimento alla stazione assoluta di Napoli, nei periodi: a) maggio -<br />

ottobre/novembre 2005; b) novembre 2005 - ottobre/novembre 2006.<br />

Al fine di ridurre o eliminare la presenza di eventuali effetti stagionali, i dati sono stati confrontati<br />

anche con quelli rilevati l’anno precedente <strong>nel</strong>lo stesso periodo stagionale (novembre 2005).<br />

Sempre tenendo conto dell’errore ottenuto dalla compensazione dei dati, il campo della<br />

distribuzione areale delle variazioni di g (figura 2b) è stato tracciato con equidistanza di 15μGal. Si<br />

osserva che parte della diminuzione di gravità rilevata <strong>nel</strong> periodo maggio-ottobre/novembre 2006<br />

permane <strong>nel</strong> settore orientale della base delle struttura vulcanica (con valori massimi di circa<br />

30μGal) e <strong>nel</strong>la zona alta dell’edificio vulcanico, dove però la variazione di gravità è ai limiti della<br />

significatività statistica. Ciò induce a ritenere che gran parte delle variazioni di gravità verificatasi<br />

<strong>nel</strong> periodo maggio-ottobre/novembre 2006 possa essere attribuibile a fenomeni stagionali.<br />

Campi Flegrei<br />

Dal 16 novembre al 13 dicembre 2006 è stata effettuata una campagna gravimetrica ai Campi<br />

Flegrei. Le misure sono state rilevate su tutte le stazioni della rete, incluse quelle all’interno del<br />

cratere Solfatara. La rete è attualmente costituita da 26 vertici (fig. 3) tutti posizionati in<br />

corrispondenza, o in prossimità, di capisaldi di livellazione e collegati alla stazione assoluta di<br />

Napoli assunta quale riferimento. Le letture gravimetriche sono state eseguite con il gravimetro<br />

LaCoste & Romberg, modello D numero 85 (LCR-D85), e rilevate, come di consueto, su tratte<br />

indipendenti in modo da costituire circuiti chiusi e concatenati necessari per la successiva<br />

compensazione; l’errore medio è risultato ±11μGal. Le differenze di gravità tra le singole stazioni e<br />

quella di riferimento di Napoli sono state confrontate con quelle della precedente campagna,<br />

eseguita <strong>nel</strong> periodo aprile-maggio 2006 e il cui errore medio era risultato di ±13μGal. Il campo<br />

della distribuzione areale delle variazioni di gravità ottenuto è illustrato in figura 4a.<br />

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