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Rendiconto sull'attività svolta nel secondo ... - INGV Home Page

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VULCANI DELL’AREA NAPOLETANA E STROMBOLI<br />

(a cura del Dott. Giovanni Macedonio, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano)<br />

MONITORAGGIO SISMICO 38<br />

Nel corso del II semestre 2006, gli interventi di potenziamento della rete sismica RSOV sono<br />

consistiti al Vesuvio <strong>nel</strong>l’installazione sul campo, <strong>nel</strong> settore occidentale del vulcano, di un array<br />

sismico denso (ARV) costituito da 16 geofoni Lennartz LE3D, <strong>nel</strong>l’installazione di una stazione a<br />

corto periodo digitale in prossimità dell’area craterica (OV2), <strong>nel</strong>la realizzazione delle relative<br />

infrastrutture per il collegamento, di tipo telematico a larga banda, dei due siti suddetti con la sede<br />

storica dell’Osservatorio Vesuviano e da qui con il centro di acquisizione di Posillipo, per la<br />

centralizzazione dei segnali ed il controllo dei sistemi di acquisizione. Per l’array è stata anche<br />

realizzata una prima versione operativa del sistema di analisi in tempo reale, di archiviazione in<br />

data base e di visualizzazione tramite pagine Web dinamiche dei parametri cinematici del tramore<br />

sismico. Nell’area flegrea è stata implementata la trasmissione e l’integrazione <strong>nel</strong> sistema di<br />

monitoraggio in tempo reale dei dati provenienti dai 3 dilatometri e da 3 nuove stazioni broadband<br />

collocate negli stessi siti (QUAR, MRUS ed ARCO). Questa attività è stata volta in collaborazione<br />

con il Dip. di Fisica dell’Università di Salerno e <strong>nel</strong>l’ambito delle realizzazioni del Centro di<br />

Competenza AMRA. Inoltre è stato installato ed integrato nei sistemi di monitoraggio un microfono<br />

infrasonico all’interno dell’area della Solfatara. Ad integrazione della rete sismica dello Stomboli è<br />

stato installato un dilatometro da pozzo presso la località Timpone del Fuoco (TDF) ed uno presso<br />

la sede del COA. Per TDF è stata realizzata l’infrastruttura di collegamento telematico a larga<br />

banda con il Centro di Monitoraggio, consentendo la centralizzazione dei segnali ed il controllo<br />

remoto dell’intero sistema.<br />

RETE MOBILE 39<br />

Nel <strong>secondo</strong> semestre del 2006 le attività di potenziamento della Rete Mobile hanno riguardato<br />

prevalentemente l’area dei Campi Flegrei dov’è in corso una ripresa dell’attività dinamica. In<br />

particolare sono stati installati l’array ADM e la stazione idrofonica PNI. Esse si aggiungono alle<br />

otto stazioni già operative: OVD, ASB2, OMN2, TAGB, BGNB e CUBB, AMS2 e CSI. Nel <strong>secondo</strong><br />

semestre 2006 la stazione TAGB è stata dotata di modem GSM, che ha permesso sia il controllo<br />

che lo scarico dati da remoto ulizzando un computer del Laboratorio Rete Mobile. In futuro,<br />

ravvisatane la versatilità e l’indubbia utilità, si prevede di implementare tale sistema su un numero<br />

maggiore di stazioni.<br />

38<br />

A cura di: M. Martini, G. Borriello, C. Buonocunto, M. Capello, A. Caputo, L. D’Auria, W. De Cesare, A. Esposito, F.<br />

Giudicepietro, D. Lo Bascio, M. Orazi, R. Peluso, P. Ricciolino, G. Scarpato, G. Talarico<br />

39<br />

A cura di: M. La Rocca, D. Galluzzo, M. Castellano, G. Saccorotti, F. Bianco, E. Del Pezzo<br />

269

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