Rendiconto sull'attività svolta nel secondo ... - INGV Home Page
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possono prescindere dal suo assetto attuale e dal suo comportamento <strong>nel</strong> passato. Nel <strong>secondo</strong><br />
semestre del 2006 sono stati eseguiti rilievi termici da elicottero e da terra, e rilievi geologicostrutturali,<br />
per il monitoraggio dei vulcani napoletani. Inoltre è stato dato un contributo al<br />
monitoraggio dell’attività eruttiva dell’Etna, <strong>nel</strong> luglio 2006, in collaborazione con i colleghi dell’UF<br />
Vulcanologia e Geochimica della sezione di Catania. L’attività di sorveglianza, iniziata in questo<br />
semestre, è stata <strong>svolta</strong> dal personale dell’UF Vulcanologia e Petrologia. Si ritiene importante<br />
evidenziare che essa ha rappresentato un carico di lavoro aggiuntivo rispetto agli impegni già<br />
gravanti su ciascun tecnico/ricercatore. Da ciò si desume che future evoluzioni e implementazioni<br />
di queste attività, non possano prescindere dall’acquisizione di personale qualificato.<br />
Monitoraggio dei vulcani napoletani<br />
Rilievi termici<br />
Rilievi termici effettuati periodicamente in aree vulcaniche attive, quali quelle del Vesuvio, dei<br />
Campi Flegrei e di Ischia, danno informazioni su eventuali variazioni delle temperature al suolo. Lo<br />
strumento maggiormente utilizzato a questo scopo è una telecamera termica portatile FLIR<br />
(ThermaCAMTM S60), che utilizza un rilevatore di raggi infrarossi estremamente sensibile. Essa<br />
consente di misurare e rappresentare graficamente la radiazione infrarossa emessa da un oggetto.<br />
Poiché la radiazione è una funzione della temperatura della superficie di un oggetto, la<br />
termocamera è in grado di calcolare e visualizzare la temperatura. I rilievi effettuati con la<br />
telecamera termica consentono di determinare le temperature al suolo di aree le cui dimensioni<br />
dipendono dalla distanza da cui viene effettuata la misura, pertanto vengono eseguiti sia da terra<br />
che da elicottero. La calibrazione delle immagini ottenute con la termocamera viene effettuata<br />
attraverso misure puntuali di temperatura al suolo con termocoppie. Durante il <strong>secondo</strong> semestre<br />
del 2006 sono iniziati i rilievi termici per la creazione di un data base. I risultati dei nostri rilievi sono<br />
sistematicamente paragonati con quelli ottenuti attraverso misure al suolo e con telecamere<br />
termiche fisse, relativamente alle aree monitorate anche dall’UF Geochimica dei Fluidi e dalla Rete<br />
TIMNet dell’OV.<br />
Vesuvio<br />
I primi rilievi termici al Vesuvio sono stati effettuati dal 18 al 23 Ottobre 2006, <strong>nel</strong> corso<br />
dell’esercitazione MESIMEX (Major Event SIMulation EXercise), organizzata congiuntamente dal<br />
Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania. Essi sono stati condotti, in<br />
collaborazione con colleghi dell’UF Vulcanologia e Geochimica della Sezione di Catania, lungo le<br />
pendici del cono da elicottero, e lungo i versanti interni e sul fondo del cratere sia da terra che da<br />
elicottero. Oltre la strumentazione di questo Osservatorio, è stata utilizzata anche una telecamera<br />
termica portatile FLIR della Sezione di Catania. Le immagini dei versanti e del fondo del cratere da<br />
terra sono state riprese da tre punti diversi (fig. 1) in modo da coprire l’intera struttura. Gli stessi<br />
punti di osservazione sono stati utilizzati in una seconda campagna di rilievi termici da terra, il 19<br />
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