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Rendiconto sull'attività svolta nel secondo ... - INGV Home Page

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Monitoraggio dell’eruzione dell’Etna del luglio 2006<br />

Un intervento di monitoraggio dell’attività vulcanica in coordinamento con la Sezione di Catania è<br />

stato effettuato durante l’eruzione dell’Etna del luglio 2006. Le attività svolte, sono state oggetto di<br />

rapporti giornalieri reperibili al sito www.ct.ingv.it. Esse sono consistite in rilievi termici con due<br />

termocamere portatili FLIR, una della Sezione di Catania ed una presa in visione dal personale<br />

dell’Osservatorio Vesuviano che successivamente è stata comprata; periodica mappatura della<br />

colata e del suo fronte sia da terra che da elicottero; misure della velocità, della portata e della<br />

temperatura della colata alla bocca; osservazione delle fasi esplosive e stima dei parametri fisici;<br />

valutazione delle variazioni morfologiche del cono formatosi in corrispondenza dell’area craterica.<br />

Sono state anche effettuate campionature sia della colata lavica che dei prodotti dell’attività<br />

esplosiva.<br />

SORVEGLIANZA GEOCHIMICA AL VESUVIO 13<br />

Introduzione<br />

La sorveglianza geochimica dell’area Vesuviana, effettuata dall’Unità Funzionale di Geochimica dei<br />

Fluidi dell’Osservatorio Vesuviano <strong>nel</strong> corso del 2006, ha riguardato il monitoraggio del processo di<br />

degassamento <strong>nel</strong>l’area craterica e lo studio delle emissioni fumaroliche presenti al fondo e sul<br />

bordo del cratere.<br />

Flussi di CO 2<br />

Il monitoraggio del processo di degassamento <strong>nel</strong>l’area vesuviana è stato effettuato attraverso:<br />

• l’esecuzione di numero 15 indagini veloci (di cui 8 effettuate durante la simulazione Mesimex)<br />

consistenti <strong>nel</strong>la misura dei flussi di CO 2 in 15 punti fissi ubicati sul bordo orientale del cratere<br />

(area anemometro);<br />

• il monitoraggio in continuo attraverso la stazione FLXOV4.<br />

Monitoraggio discontinuo dei flussi di CO 2 (indagini veloci)<br />

Le indagini veloci sono state effettuate periodicamente a partire dal febbraio 1998, sul bordo<br />

orientale del cratere. Le misure dei flussi di CO 2 e delle temperature del suolo a 10cm di profondità<br />

vengono effettuate in 15 siti selezionati. I valori medi dei flussi di CO 2 di ciascuna campagna sono<br />

riportati, insieme al numero di scosse mensili, <strong>nel</strong> cronogramma di fig. 1, dove è possibile<br />

riconoscere due periodi; il primo periodo, dall’inizio 1998 alla fine del 1999 è stato caratterizzato da<br />

un trend crescente del flusso di CO 2 ; il <strong>secondo</strong> periodo, invece, iniziato in seguito all’evento<br />

sismico dell’ottobre 1999, è caratterizzato da valori di flusso mediamente più bassi, le cui<br />

oscillazioni cicliche, sono imputabili a variazioni dei parametri ambientali. I valori più elevati di<br />

flusso di CO 2 sono relativi al periodo di maggiore sismicità (ottobre 1999). Le misure discontinue di<br />

13<br />

A cura di: R. Avino, S. Caliro, G. Chiodini, V. Di Matteo, D. Granieri, C. Minopoli, R. Moretti, M. Russo<br />

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