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Rendiconto sull'attività svolta nel secondo ... - INGV Home Page

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Figura 10. DTM della parte centrale della caldera dei Campi Flegrei con le strutture tettoniche principali. Nella parte alta i<br />

risultati di alcuni dei rilievi mesostrutturali effettuati <strong>nel</strong>le aree di Pisciarelli, Solfatara e Celle.<br />

Ischia<br />

L’isola d’Ischia è caratterizzata da un complesso assetto strutturale, determinato dalla presenza di<br />

diversi sistemi di faglie e fratture di origine tettonica e vulcano-tettonica, e dalla risorgenza della<br />

sua parte centrale. L'area risorgente è composta da blocchi dislocati in maniera differenziale; il<br />

sollevamento è massimo in corrispondenza del M. Epomeo e diminuisce in direzione SE. L'area<br />

risorgente ha una geometria poligonale definita da strutture che in parte riprendono lineamenti<br />

tettonici regionali e in parte rappresentano la risposta deformativa ad un regime di sforzi indotto<br />

dalla vulcano-tettonica. Il settore occidentale del blocco risorgente è delimitato da faglie inverse ad<br />

alto angolo immergenti verso l'interno del blocco. Questi lineamenti sono dislocati da faglie normali<br />

che immergono verso l'esterno del blocco, dovute al riaggiustamento gravitativo dei versanti.<br />

L’incrocio di queste strutture fa si che l’intero settore sia caratterizzato da intensa emissione<br />

gassosa, in particolare l’area di Donna Rachele sulla quale sono stati effettuati i primi rilievi termici.<br />

I settori NE e SW del blocco maggiormente sollevato sono delimitati da faglie verticali con<br />

movimenti, rispettivamente, transtensivi destri e transpressivi sinistri. L'area a E del blocco<br />

risorgente è dislocata da faglie normali che immergono verso l'esterno ed è pertanto sottoposta a<br />

uno stato di stress di tipo distensivo. In questa prima fase di indagini strutturali condotte <strong>nel</strong>l’ambito<br />

del monitoraggio vulcanico, è stato ritenuto opportuno effettuare misure in alcuni siti già studiati<br />

(quelli dei diagrammi a rose 5a, 5b e 4b in fig. 11), al fine di verificare eventuali variazioni. La<br />

stazione 5a, a circa 300m s.l.m., è caratterizzata dalla presenza di due sistemi preferenziali di<br />

fratture (F1 e F2). Il sistema F1 comprende fratture ad alto angolo, a direzione N30W e immersione<br />

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