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Rendiconto sull'attività svolta nel secondo ... - INGV Home Page

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termico del suolo mediante sistemi di monitoraggio ad immagine, tarati sulle lunghezze d'onda<br />

dell'IR termico (stazione RMS). La stazione per la misura dei flussi di CO 2 dal suolo (FLXOV3) è<br />

stata nuovamente messa in funzione <strong>nel</strong>la zona dei Pisciarelli di Agnano. Il monitoraggio<br />

discontinuo ha riguardato campagne specifiche di misura dei flussi di CO 2 dal suolo della Solfatara<br />

e dei Pisciarelli, campagne di campionamento delle fumarole della Solfatara di Pozzuoli (Bocca<br />

Grande e Bocca Nuova) e dei Pisciarelli di Agnano. Nel mese di ottobre 2006 in seguito a diversi<br />

episodi sismici localizzati <strong>nel</strong>l’area di Pisciarelli ed a valori più elevati registrati dalla stazione<br />

automatica per la misura dei flussi di CO 2 dal suolo localizzata a Pisciarelli (FLXOV3), sono state<br />

effettuate indagini supplementari che sono state oggetto di un rapporto specifico (vedi annesso 1).<br />

Monitoraggio discontinuo dei flussi di CO 2<br />

Il monitoraggio discontinuo dei flussi di CO 2 <strong>nel</strong> 2006 è stato eseguito attraverso 11 campagne<br />

(indagini veloci) consistenti <strong>nel</strong>la misura del flusso di CO 2 e della temperatura del suolo a 10cm di<br />

profondità, in 71 punti fissi ubicati all’interno del cratere della Solfatara (l'ubicazione dei punti di<br />

misura è riportata <strong>nel</strong> rapporto 2004). Le misure di flusso di CO 2 sono state eseguite con il metodo<br />

della camera d’accumulo, già descritto nei precedenti rapporti di sorveglianza. Di seguito<br />

commenteremo i dati relativi a 30 dei 71 punti per cui si ha un set continuo di valori a partire dal<br />

1998. In fig. 1 si nota che i flussi di CO 2 sono correlati alle deformazioni del suolo (<strong>nel</strong>la figura è<br />

riportata per confronto la variazione di quota del caposaldo 25) suggerendo ancora il ruolo primario<br />

del degassamento di un corpo magmatico in profondità <strong>nel</strong> fenomeno bradisismico. In particolare si<br />

osserva la forte diminuzione dei flussi registrata tra il 1998 e 1999 seguita da un picco positivo <strong>nel</strong><br />

2000-2001, da una diminuzione <strong>nel</strong> 2002-2003 ed un nuovo incremento negli anni successivi. Tale<br />

aumento è tuttora in corso e ha caratterizzato il periodo di sollevamento del 2006. La temperatura<br />

del suolo ha subito un’ovvia variazione con i cicli stagionali mostrando i valori più alti <strong>nel</strong> periodo<br />

estivo e quelli più bassi in quello invernale (fig. 2). E’ stato quindi operato un filtraggio dei dati sia<br />

attraverso una regressione con la temperatura atmosferica media registrata nei giorni delle<br />

campagne ed il calcolo dei residui, sia con il calcolo delle temperature medie annuali del suolo.<br />

Diagrammando il cronogramma dei residui della temperatura osservata meno quella calcolata con<br />

la regressione e le temperature medie annuali si osserva un sostanziale accordo: un primo periodo<br />

di diminuzione delle temperature (1998-1999) è interrotto da una fase di stabilità seguito da un<br />

debole aumento iniziato <strong>nel</strong> 2005 (fig. 3). Nel 2006, sono state eseguite 8 campagne di misura dei<br />

flussi di CO 2 e temperatura del suolo alla profondità di 10cm, in 28 punti fissi ubicati <strong>nel</strong>l’area dei<br />

Pisciarelli (fig. 4). Altre campagne di misura dei flussi di CO 2 hanno riguardato:<br />

• 220 punti ubicati all’interno del cratere della Solfatara <strong>secondo</strong> una maglia regolare di 20m<br />

seguendo;<br />

• 2 campagne generali dei flussi di CO 2 dall’intera area di degassamento della Solfatara (circa<br />

400 punti di misura in un’area di 1km 2 , maggio e ottobre 2006; lavoro svolto in collaborazione<br />

con l’Università di Perugia).<br />

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