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Rendiconto sull'attività svolta nel secondo ... - INGV Home Page

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gennaio a dicembre, seguendo una scrupolosa cadenza mensile. Solamente <strong>nel</strong> mese di luglio, in<br />

concomitanza dell’inizio dell’attività eruttiva, è stata effettuata un’ulteriore campagna rispetto a<br />

quella prevista ordinariamente. Le misure vengono effettuate attraverso una rete di 142 punti fissi,<br />

distribuiti in 4 settori dell’edificio etneo: 1) a SW dell’edificio vulcanico, attorno al centro abitato di<br />

Paternò (68 misure su un’area di 45 km2); 2) <strong>nel</strong>la parte orientale dell’edificio, in prossimità degli<br />

abitati di Zafferana Etnea e S.Venerina (65 misure su un’area di 40 km2); 3) in località Piano<br />

Provenzana e 4) <strong>nel</strong>le vicinanze degli abitati di Vena e Presa, lungo transetti che intersecano a<br />

varie quote la faglia Pernicana (Fig. 1). Le misure di flusso sono state effettuate utilizzando il<br />

metodo della concentrazione dinamica (Gurrieri and Valenza, 1988; Camarda et al; 2006).<br />

Discussione dei dati<br />

Le misure effettuate <strong>nel</strong> corso del 2006 hanno mostrato delle nette variazioni del flusso di CO 2<br />

diffuso dai suoli riconducibili all’inizio di una nuova fase di attività non ancora del tutto esaurita. Nel<br />

versante sud occidentale del vulcano, la fase eruttiva del vulcano è stata anticipata da un forte<br />

aumento del flusso medio di CO 2 (fig. 2) il cui valore massimo è stato raggiunto il 23 maggio, circa<br />

due mesi prima dell’inizio dell’attività eruttiva (14 luglio 2006). L’aumento dei flussi è stato<br />

caratterizzato da un aumento delle aree di anomalia (fig. 3). Nei mesi successivi, i valori sono<br />

andati gradualmente diminuendo fino alla campagna di settembre, a partire dalla quale si osserva<br />

un andamento pressoché costante dei flussi di CO 2 . Anche <strong>nel</strong> settore orientale del vulcano l’inizio<br />

dell’attività eruttiva è stata anticipata da un netto aumento del flusso di CO 2 (fig. 4) di entità<br />

modesta rispetto a quanto detto in precedenza.<br />

Particolarmente interessante è invece il trend in costante crescita che si registra in questa settore<br />

dell’Etna ed in prossimità dalla faglia Pernicana (fig. 5), a partire dal mese di agosto.<br />

Conclusioni<br />

Le variazioni registrate durante il primo semestre 2006 indicano l’ingresso di nuovo magma, ricco<br />

in CO 2 , <strong>nel</strong>la porzione profonda del sistema di alimentazione etneo la cui energia è stata tale da<br />

innescare l’eruzione ancora in corso; il successivo decremento dei valori ha preannunciato la<br />

regressione del fenomeno eruttivo anche se, la persistenza di valori medio alti di flusso, lontani dal<br />

back-ground caratteristico di quest’area, evidenziano che lo stato criticità non è ancora del tutto<br />

rientrato.<br />

Bibliografia<br />

Gurrieri S, Valenza M (1988) Gas transport in natural porous medium: a method for measuring CO2 flows from the ground<br />

in volcanic and geothermal areas. Rend Soc It Miner Petrol. 43:1151-1158.<br />

Camarda, M.; Gurrieri, S.; Valenza, M. (2006) CO2 flux measurements in volcanic areas using the dynamic concentration<br />

method: Influence of soil permeability. J. Geophys. Res., 111, B05202, doi:10.1029/2005JB003898.<br />

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