Rendiconto sull'attività svolta nel secondo ... - INGV Home Page
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determinati in situ mediante spettrofotometria all’infrarosso. Sulla scorta dei confortanti risultati<br />
ottenuti in passato (Aiuppa et al., 2004, Aiuppa et al. 2006), è stato realizzato una stazione<br />
sperimentale automatica per il monitoraggio continuo dei tenori di CO 2 ed SO 2 . Il prototipo è stato<br />
temporaneamente installato sull’orlo del cratere Voragine all’inizio dell’estate 2006 e, nonostante le<br />
difficili condizioni meteorologiche, la stazione è stata in funzione fino alla fine dell’anno<br />
consentendo di acquisire importanti dati durante l’intero periodo eruttivo.<br />
Discussione dei dati<br />
Il monitoraggio del degassamento degli apparati sommitali del Monte Etna è stato incentrato sui<br />
crateri di Nord – Est e Voragine. I campionamenti del plume con l’impiego della tecnica dei filter<br />
packs, hanno confermato la profonda differenza <strong>nel</strong> chimismo dei volatili emessi dai due crateri<br />
(figg. 2 e 3). Nel corso del 2006, i valori del rapporto SO 2 /HCl del plume rilasciato dal NEC sono<br />
variati <strong>nel</strong> range 0.7 e 2.7, mentre la Voragine risulta sistematicamente arricchita in zolfo (SO 2 /HCl:<br />
0.9 - 14.7). Anche i valori del rapporto C/S relativamente ai due crateri evidenzia un maggiore<br />
arricchimento in CO 2 della Voragine (C/S: 0.5 -11.7) rispetto al cratere di Nord-Est (C/S: 0.6 –<br />
10.2). È importante notare che tali differenze si attenuano tra ottobre e novembre, periodo in cui<br />
l’attività eruttiva già in corso produce un leggero abbassamento dei valori medi relativamente alla<br />
Voragine. Tale variazione indica un minor apporto di magma nei condotti che alimentano la<br />
Voragine (Aiuppa et al., 2002, 2004) probabilmente a favore del cratere di Sud-Est in eruzione. Un<br />
maggiore dettaglio delle dinamiche eruttive è evidenziato dai rapporti C/S rilevati alla Voragine con<br />
la stazione sperimentale di monitoraggio automatico attiva dalla fine di giugno. La figura 4 mostra il<br />
trend dei rapporti C/S rilevati in continuo (cerchio vuoto) e confrontati con i valori acquisiti dai<br />
campionamenti in situ (cerchio rosso), dove è possibile notare che i valori acquisiti periodicamente<br />
sono coerenti con i valori acquisiti in continuo. Dall’analisi delle variazioni del rapporto C/S è<br />
possibile individuare le principali fasi eruttive che da luglio a dicembre hanno interessato il cratere<br />
di Sud-Est ed in parte il fianco meridionale del cratere Bocca Nuova:<br />
• Tra l’inizio dell’anno e giugno, i valori sono caratterizzati da oscillazioni tendenzialmente<br />
crescenti che preludono ad una fase di ricarica del sistema di alimentazione ed anticipano<br />
l’evento eruttivo di luglio.<br />
• Tra giugno e fine agosto, si osserva un rapido aumento dei rapporti C/S (dati provenienti dal<br />
sistema automatico di monitoraggio) che anticipa l’onset eruttivo di luglio (C/S: 25), seguito da<br />
un rapido decremento che accompagna il periodo post-eruttivo fino ad agosto.<br />
• Il periodo settembre – dicembre è di più difficile lettura in quanto caratterizzato da un prolungato<br />
alternarsi di attività eruttive e stromboliane intermittenti; è comunque possibile osservare che i<br />
valori medi, <strong>nel</strong> complesso, sono più bassi rispetto alle fasi antecedenti e che l’inizio delle<br />
attività stromboliane che si sono intervallate in questo arco di tempo è cadenzato da evidenti<br />
aumenti dei rapporti C/S; in particolare tra il 10 e il 26 ottobre i valori registrati sono i più alti<br />
(C/S: 35-40) e anticipano l’apertura della frattura eruttiva <strong>nel</strong> fianco meridionale del cratere<br />
Bocca Nuova.<br />
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