Rendiconto sull'attività svolta nel secondo ... - INGV Home Page
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Per tutti i punti e argomenti di seguito citati sono stati prodotti numerosi report a diversa cadenza<br />
con aggiornamenti anche pluri-giornalieri.<br />
Le molteplici attività hanno contribuito alla comprensione del fenomeno e alla corretta valutazione<br />
dello stato di attività dell’eruzione permettendo di definire in modo oggettivo il quadro evolutivo.<br />
Durante l’eruzione, ora non riportate in questa questa relazione, sono state prodotte e fornite di<br />
continuo al DPC numerose dettagliate relazioni multi-disciplinari sul fenomeno eruttivo che hanno<br />
contribuito a fornire un contributo alla comprensione della fenomenologia in atto.<br />
Di seguito vengono richiamati alcuni punti fondamentali.<br />
• L’eruzione è iniziata la notte del 14 luglio con semplice emissione di lava da due bocche poste<br />
<strong>nel</strong> versante meridionale del cono del cratere di SE. Nonostante l’eruzione, così come la<br />
precedente del 2004, non avesse evidenziato particolari precursori vulcanici e/o sismici e/o<br />
deformativi nei giorni/ore immediatamente precedenti l’inizio dell’eruzione, le procedure di<br />
allerta hanno funzionato bene. La sala operativa H24 a seguito di segnalazioni visive ha<br />
allertato il vulcanologo reperibile e l’aiuto vulcanologo reperibile che prontamente si sono recati<br />
sul posto per l’opportuno sopralluogo.<br />
• Nella notte veniva già eseguito e inviato il primo rapporto di attività. Per completare<br />
ulteriormente il quadro della situazione, già dalla prima mattinata del 15 luglio seguivano altri<br />
rapporti più completi.<br />
• Già dalla notte del 14 durante l’evolversi delle prime fasi eruttive la Direzione della Sezione ha<br />
tenuto vari contatti telefonici con il funzionario vulcanologo del DPC Nazionale e quindi con altri<br />
esperti del medesimo Dipartimento. Ad integrazione dei rapporti prontamente inviati, contatti<br />
telefonici sono intercorsi anche con la Soris del DPC Regionale.<br />
• Sono stati organizzati quotidiani sopralluoghi di squadre di vulcanologi per ricognizioni da terra<br />
e aree tramite l’elicottero messo a disposizione dalla Protezione Civile Regionale.<br />
• Considerato l’evento di basa criticità, per rassicurare le comunità locali e per far veicolare<br />
all’esterno le corrette informazioni è stato tempestivamente aperto un sito Web dedicato<br />
all’eruzione in cui venivano messi i vari rapporti di aggiornamenti con un certo ritardo dopo<br />
essere stati prima inviati alle Autorità di protezione civile.<br />
• In totale sono stati prodotti, con frequenza pluri-giornaliera, oltre 30 rapporti in soli 10 giorni di<br />
attività relativi allo stato di attività generale e con riferimenti al mapping delle colate.<br />
• Le attività di mapping, che sono caratterizzate da un articolato processo composto dal rilievo<br />
aereo <strong>nel</strong> visibile e <strong>nel</strong> termico, dalla restituzione e ortorettificazione delle immagini, e quindi<br />
dalla finale corretta rappresentazione del campo lavico su carta georeferenziata, sono state<br />
particolarmente efficaci e hanno permesso di avere giornalmente un chiaro quadro evolutivo del<br />
fenomeno. Per garantire la continuità degli aggiornamenti del mapping, anche in quest’evento il<br />
laboratorio cartografico ha lavorato ininterrottamente senza giorni di pausa e/o riposo.<br />
• Sono state prontamente condotte le prime simulazioni di invasione lavica con scenari a 5, 10,<br />
20 giorni. Gli scenari descritti nei rapporti sono stati inviati al Dipartimento della Protezione<br />
Civile e, seppur in un quadro di bassa criticità, hanno mostrato l’ottima capacità di prevedere<br />
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