La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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<strong>Francesco</strong>, abbracciando il novello Istituto fon<strong>da</strong>to <strong>da</strong> esso. E <strong>da</strong>pprima fecesi<br />
ad appalesarne l’inten<strong>di</strong>meno all’Ambasciatore D. Pietro suo congiunto, e<br />
grandemente pregollo perché fossesi adoperato presso quel Santo uomo a fargli<br />
conseguire cotanto fine. Ciò che prestamente praticò il Lucena, ed agevolmente<br />
ezian<strong>di</strong>o <strong>da</strong>l <strong>Paola</strong>no si ebbe a grato, non avendo questi la menoma ritrosia<br />
opposta a ricevere tra il numero de’ suoi uno delle cui virtù, della cui indole e<br />
nobile prosapia avea egli, senza <strong>di</strong>r degli irrefragabili argomenti che non eran<br />
pochi, la lunga esperienza <strong>di</strong> lunghissima stagione. Vestì dunque il Pandoro le<br />
vesti religiose per mano del medesimo <strong>Francesco</strong>, <strong>da</strong>l quale aveale ricevute, il dì<br />
nove del mese <strong>di</strong> marzo dell’anno millequattrocentottantasei. Con quale e quanta<br />
consolazione del suo cuore ei le vestissire, potrà <strong>di</strong> leggieri inferirsi <strong>da</strong>ll’ardenza<br />
con cui <strong>da</strong>pprima desiderolle, onorandole <strong>da</strong>ppoi sempre durante tutto il restante<br />
dell’età sua, virtuosamente operando e vivendo <strong>vita</strong> esemplare ed incorrotta.<br />
Seguirono <strong>da</strong>ppoi così fatto esempio, e vollero pure tra il numero de’ seguaci del<br />
<strong>Paola</strong>no an<strong>da</strong>r compresi Fer<strong>di</strong>nando Panduro e Bernardo Boil <strong>di</strong> nazione<br />
spagnuola; personaggio <strong>di</strong> alto affare e dotato <strong>di</strong> prerogative molto eccellenti ed<br />
ammirabili. Facea egli soggiorno in Parigi nella qualità d’Inviato de’ Re<br />
Cattolici per ottenere <strong>da</strong>lla Corona <strong>di</strong> Francia la restituzione della Contea <strong>di</strong><br />
Rosciglione e <strong>di</strong> Coer<strong>da</strong>nia, stata già or<strong>di</strong>nata per testamento, a persuasion <strong>di</strong><br />
<strong>Francesco</strong>, <strong>da</strong> re Luigi. Era egli professore ezian<strong>di</strong>o dell’antico ed illustre<br />
Istituto <strong>di</strong> S. Benedetto, monaco, come vuolsi; oppur abate, come altri <strong>di</strong>ce, del<br />
cotanto celebrato monastero <strong>di</strong> Monserrato in Catalogna. Ed era pur sua patria<br />
Leri<strong>da</strong> ragguardevole terra <strong>di</strong> questo principato, <strong>di</strong>venuta benanco celebre nella<br />
pagina delle storie pe’ tanti assedj valorosamente sostenuti e per le tante<br />
vicissitu<strong>di</strong>ni onde <strong>di</strong> continuo veniva travagliata. E quell’uomo sentitasi in cuor<br />
suo assai più amico del ritiro che del rombazzo della Corte; ed il viver lungi<br />
<strong>da</strong>lla sua cella ed avvolto in bisogne che male accor<strong>da</strong>vansi co’ suoi pensamenti,<br />
era per lui un continuo dolore della perduta sua quieta ed un costante<br />
fervi<strong>di</strong>ssimo desiderio <strong>di</strong> riacquistarla un dì. Ed avendo per sua buona sorte