La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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CAPO X.<br />
Vita che visse in Corte; virtù che vi praticò, miracoli che vi fece.<br />
Il signor <strong>di</strong> Argentone nel far intendere nei suoi scritti le altre maraviglie<br />
circa il modo onde <strong>Francesco</strong> viveasi in Corte, ebbe a <strong>di</strong>re che egli trattava con<br />
quei Principi non altrimenti come se fosse stato sollevato in mezzo <strong>da</strong> essi. E per<br />
vero comecchè in altri luoghi avesse egli <strong>da</strong>to continui contrasegni <strong>di</strong> tutte le<br />
virtù <strong>di</strong> cui era sì bellamente adorno, nella Corte poi ebbe un nuovo campo <strong>di</strong><br />
mostrarne anche maggiori ed infino allora in lui non conosciute paranco; quali<br />
furono una saggezza nel parlare, una prudente maniera nel rispondere; ed una<br />
maravigliosa assennatezza nel trattare co’ gran<strong>di</strong> e nel conversare co’ privati.<br />
Non era egli certamente fornito <strong>di</strong> profonde conoscenze; né era stato educato<br />
alle consuetu<strong>di</strong>ni de’ nobili; non era versato nelle politiche instituzioni; e pure<br />
siccome assevera il riferito scrittore, che pur erane testimone, pareva che egli<br />
fosse <strong>da</strong> Dio inspirato nelle cose che <strong>di</strong>cea, e nelle quali ragionava; chè<br />
altrimenti non avrebbe saputo nel modo come facea a verun patto trattarne. E qui<br />
egli è d’uopo a sapersi come Re Luigi veggendo per la prima volta il <strong>Paola</strong>no<br />
innanzi a sé, non altrimenti chiamollo che col nome <strong>di</strong> Santo uomo, anche per<br />
tutto il tempo in cui sempre usò domesticamente con lui; il qual nome fu <strong>di</strong>poi<br />
<strong>da</strong>to in Francia a tutti quelli appartenenti allo Instituto dei <strong>Minimi</strong>; e <strong>di</strong> ciò tien<br />
proposito ezian<strong>di</strong>o il mentovato signor <strong>di</strong> Argentone. Donde pure interveniva,<br />
che usandosi comunemente <strong>di</strong> chiamar lui con questo nome non si sapesse <strong>da</strong><br />
tutti qual fosse veramente il proprio nome <strong>di</strong> lui, e <strong>da</strong> ciò pure trae origine<br />
l’errore incorso del suddetto signor <strong>di</strong> argentone, il quale non pure ricor<strong>da</strong>ndosi<br />
il nome proprio del <strong>Paola</strong>no, chiamollo Roberto, con un altro Roberto<br />
confondendolo; e con più altri dello stesso Instituto, che in quella corte prima<br />
avevano avuto l’accoglimento; siccome noi altrove abbiamo avuto il destro <strong>di</strong>