La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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annientarlo ed incenerirlo al postutto, osservassi che la palla tornò in <strong>di</strong>etro<br />
senza offesa <strong>di</strong> sorte non solamente del capo, ma né pure dell’elmo. E bentosto<br />
Gregorio attribuì il miracolo alla candela che dentro vi portava, e che ricevuta<br />
avea <strong>da</strong> <strong>Francesco</strong>; onde ritornando <strong>da</strong>lla battaglia, durante la quale era stata<br />
ogni trista ventura sal suo capo stornata; <strong>di</strong> subito appresentossi a quel Santo<br />
rendendogli in un tempo le grazie che potè maggiori per averlo campato sì<br />
miracolosamente <strong>da</strong>ll morte, e porgendogli le preghiere perché nella religiosa<br />
sua Istituzione fosse stato omai contento <strong>di</strong> riceverselo a <strong>vita</strong> migliore. Tanto il<br />
<strong>Paola</strong>no non <strong>di</strong>s<strong>di</strong>ssegli; e quegli si <strong>di</strong>è poscia con un esemplare esattezza a<br />
menare quella novella foggia <strong>di</strong> vivere con argomenti irrefragabili <strong>di</strong> esquisite<br />
virtù e con osservanza degna della sua professione.<br />
E quì cade in acconcio <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> un altro, il quale fin <strong>da</strong>lla Calabria<br />
andò in Francia, per chiedere a <strong>Francesco</strong> <strong>di</strong> volerlo ammetterlo tra il numero<br />
de’ suoi seguaci; ma che <strong>da</strong> lui con una miravile profezia gentilmente venne<br />
escluso. Egli fu Filippo Camigliano <strong>di</strong> ragguardevole famiglia, nato nella terra<br />
della Regina, che è compresa nella Diocesi <strong>di</strong> Bisognano. Allorché <strong>di</strong>morava<br />
<strong>Francesco</strong> nella Calabria, ebbe Filippo desiderio <strong>di</strong> seguitarlo nel professare il<br />
novello Instituto <strong>di</strong> lui; ma intipi<strong>di</strong>tosi poscia nel primo suo fervore, non brigossi<br />
<strong>di</strong> eseguirne il conceputo <strong>di</strong>visamento. Ma quel primo desìo gli si venne<br />
novellamente nel cuore suscitando, allorché <strong>Francesco</strong> era in Francia; desìo che<br />
cosifattamente travagliavalo; che <strong>da</strong> ultimo fermò in cuor suo <strong>di</strong> an<strong>da</strong>re fino in<br />
Francia per compirlo. E pervenne nel monastero <strong>di</strong> Tours in tempo che il re<br />
Carlo VIII. intrattenevasi <strong>da</strong> solo con <strong>Francesco</strong> nell’angusta sua cella. Non<br />
appena come fu presso il limitare, che <strong>da</strong>lla Corte del Re fu fatto sortire;<br />
<strong>Francesco</strong> all’improvviso chiuse l’uscio della sua stanza, e facendosi alla<br />
rincontra del Camigliano ad alta voce <strong>di</strong>ssegli: signor Filippo, io so perché voi<br />
siate qui venuto; sappiate non però che Id<strong>di</strong>o vi vuole in altro con<strong>di</strong>zione.<br />
Ritornate nella vostra patria dove vi avrete moglie, e sarà questa la prima<br />
femmina che entrerà in chiesa dopo <strong>di</strong> voi nel primo giorno in cui vi entrerete