La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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luoghi, nel Reame <strong>di</strong> Napoli non pure, ma nell’Italia benanco, e nella maggior<br />
parte <strong>di</strong> Europa. Ed ella è strana cosa il vedere come questa acqua per volger<br />
d’anni giammai corrompesi, conservandosi sempre bella, limpi<strong>da</strong> e cristallina. E<br />
dessa viene <strong>da</strong>ta a febbricitanti, a partorienti, e a cagionevoli <strong>di</strong> ogni genre, e<br />
non pochi sono per essa, la Dio mercè, mirabilmente risanati.<br />
E noi qui non la finiremo giammai, se tutta volessimo farci a narrare la<br />
serie de’ portenti intervenuti in questo genere; peperò saremo paghi <strong>di</strong><br />
conchiudere il presente capitolo col racconti <strong>di</strong> quelli operati <strong>da</strong>l Santo in virtù<br />
delle sue immagini. Una fornace <strong>di</strong> calcina in Gaeta era lì lì per rovinare a<br />
cagione del troppo fuoco che in essa ardeva; ed il padrone ebbesi ricorso a S.<br />
<strong>Francesco</strong> <strong>da</strong> <strong>Paola</strong>, e tolta nelle mani una immagine <strong>di</strong> lui, volgeva in mente <strong>di</strong><br />
buttarla nel fuoco, e <strong>da</strong>ppoi temendo <strong>di</strong> arrecar alcun oltraggio alla santità <strong>di</strong><br />
quella immagine; <strong>da</strong> quel pensiero si rimase; ma il pericolo sempre maggiore<br />
tacevasi e le crepitanti fiamme omai rendevano certa la rovina <strong>di</strong> quella fornace,<br />
quando egli avvisassi <strong>di</strong> <strong>di</strong>vider la immagine, e gittarne la metà nel fuoco. E non<br />
appena ciò ebbe egli fatto, che l’impeto delle fiamme cessò, la fornace non<br />
cadde, e che è più, poi che fu cotta la calcina, trovossi entro la fornace la<br />
immagine non più mezza ma intera, e niente affatto <strong>da</strong>l fuoco guasta o<br />
consumata. Poco tempo innanzi che Id<strong>di</strong>o nel 1657 per suoi arcani risguar<strong>di</strong><br />
travagliasse <strong>di</strong> peste il Reame <strong>di</strong> Napoli, la immagine <strong>di</strong> <strong>Francesco</strong> posta in un<br />
quadro nella casa <strong>di</strong> una femmina <strong>da</strong> <strong>Paola</strong>, si vide piangere; e furono <strong>da</strong> tutti<br />
osservate quelle lagrime, e se ne intinsero pezzuole, e <strong>di</strong> bambagia e <strong>di</strong> tela, per<br />
le quali infinite grazie <strong>da</strong> Dio per la intercessione <strong>di</strong> <strong>Francesco</strong> conseguironsi. E<br />
quel quadro <strong>da</strong> quella casa fu tolto, e portato in processione nella chiesa <strong>di</strong> <strong>Paola</strong><br />
ove <strong>di</strong> presente con in<strong>di</strong>cibile venerazione viene custo<strong>di</strong>to.