La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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sarebbe tornato a novella <strong>vita</strong>. Il Cadurio, o che egli dubitasse dell’evento, o che<br />
trattenuto fosse <strong>da</strong> un qualche umano rispetto, o checché altro si fosse che<br />
l’avesse posto in una insuperabile ripugnanza a far quello che <strong>Francesco</strong> gli<br />
coman<strong>da</strong>va, mostrassi renitente ad obbe<strong>di</strong>re. Il <strong>Paola</strong>no allora estimandolo<br />
indegno <strong>di</strong> più stare nella sua compagnia, il rilegò subito nella Calabria<br />
confinandolo nel convento <strong>di</strong> Spezzano dove tanti anni prima era nato alla<br />
religione, e dove finalmente tanti anni <strong>da</strong>ppoi finì sua giornata. Ma durante il<br />
tempo in cui visse la rimanente sua <strong>vita</strong>, <strong>di</strong>ventarono i suoi occhi fonti<br />
inesauribili <strong>di</strong> amarissimo pianto sol che si facesse a por mente alla<br />
<strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza che inverso quel santo uomo usato avea; ed ogni qualunque volta<br />
in cui si riduceva alla memoria il coman<strong>da</strong>mento che non avea eseguito, sentia<br />
in cuor suo uno sgomento ed una tale e così fatto raccapriccio e dolore che per<br />
lui erasi omai renduta insopportabile cosa la <strong>vita</strong>; ed ogni dì più travagliatasi e si<br />
<strong>di</strong>lacerava per ottenere <strong>da</strong> Dio Ottimo Massimo il meritato perdono.<br />
Dopo la morte <strong>di</strong> Luigi, il Delfino suo figliuolo fu assunto a regnare sul<br />
trono della Francia col nome <strong>di</strong> Carlo VIII. Aveasi allora l’anno quattor<strong>di</strong>cesimo<br />
<strong>di</strong> sua età, ed uno scontento insorse, una qualche dubbiosa pretensione <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>sputare altro personaggio <strong>di</strong> viemmaggiore assennatezza che le re<strong>di</strong>ni del<br />
governo moderasse durante la minorità del successore. Ma al fine fu egli<br />
riconosciuto siccome Re e successore del Trono, prestandogli tutti nel medesimo<br />
tempo il solito giuramento <strong>di</strong> fedeltà e <strong>di</strong> obbe<strong>di</strong>enza; e così trescegliendo do<strong>di</strong>ci<br />
Consiglieri i quali lo ajutassero a sostenere il grave peso del regno; nel mese <strong>di</strong><br />
settembre dell’anno millequattrocentottantatrè cominciò egli a regnare. Ed<br />
aggiungevasi a costoto la figliuola primogenita del defonto Re, Anna <strong>di</strong> Francia,<br />
Principessa non pure <strong>di</strong> età maggiore <strong>di</strong> Carlo, ma adorna ezian<strong>di</strong>o <strong>di</strong> non<br />
or<strong>di</strong>nario ingegno e <strong>di</strong> una maravigliosa perspicacia ed arrendevolezza; la quale<br />
con la saggezza dei consigli suoi, e con le sane massime <strong>di</strong> morale e <strong>di</strong> giustizia,<br />
che nell’animo del germano veniva tuttodì inspirando, valse pure a facilitargli al<br />
regnare la via che <strong>da</strong> non pochi impe<strong>di</strong>menti, siccome è natural cosa, gli veniva