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La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi

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CAPO XVII.<br />

Benefizi che il <strong>Paola</strong>no consegue <strong>da</strong> Carlo VIII., savi ammaestramenti<br />

e lodevoli pratiche del pio uomo in pro della Sede Apostolica,<br />

della Corona <strong>di</strong> spagna, e della sua Istituzione.<br />

Viveasi impertanto Carlo VIII. in Francia, pronto sempre ed<br />

apparecchiato a’ consigli <strong>di</strong> <strong>Francesco</strong> cui non ometteva <strong>di</strong> continui visitare<br />

nello stanzino ove si avea <strong>di</strong>mora, conversando con lui domesticamente e con<br />

famigliarità, <strong>di</strong>messo il contegno <strong>di</strong> Principe e la maestà sovrana. Oltre <strong>di</strong> che<br />

tornava ezian<strong>di</strong>o a Carlo <strong>di</strong> non poco conforto tra le innumerevoli cure del<br />

governare cui a ragion della sua verde età non riconoscevasi abbastanza atto a<br />

sostenere, avendo sempre a togliere <strong>da</strong>gli intertenimenti che spesso avea con<br />

l’uom <strong>di</strong> Dio non tenue consolazione il suo spirito. Sofferiva ancor con animo<br />

pacato il benignissimo Signore se talvolta non veniva <strong>da</strong> <strong>Francesco</strong> ammesso,<br />

essendo questi così fattamente profon<strong>da</strong>to nelle contemplazioni delle cose del<br />

Cielo, che non poneva mente affatto a ciò che si facesse in terra. Come avvenne<br />

allora che an<strong>da</strong>to il re nel monastero <strong>di</strong> Plessis e fattolo chiamare <strong>da</strong>l P. Pietro<br />

Giliberto superiore <strong>di</strong> quella casa, e per ben tre volte che questi picchiasse<br />

all’uscio, non si ebbe mai risposta <strong>di</strong> sorta. Il che riferito a Carlo, volle egli<br />

stesso <strong>di</strong> persona an<strong>da</strong>rne presso la porta e picchiarla ancor per tre volte, e <strong>di</strong>re:<br />

Padre mio, io ho d’uopo <strong>di</strong> parlarvi. Ma a queste ripetute chiamate, comandò che<br />

si facesse violenza alla porta per aprirla. Ed allora sentirono tutti siccome un<br />

soave respiri, unaflebil voce accompagnata <strong>da</strong> un tenue rumore non altrimenti<br />

che se alcuno tossisse; d’onde conosciuto che quegli godeasi dell’alta<br />

contemplazione in cui era profon<strong>da</strong>mente immerso. <strong>La</strong>sciollo per ciò senza<br />

volergli altro <strong>di</strong>re; e partissi non meno racconsolato ed esultante che se gli<br />

avesse lungamente parlato, conoscendo che <strong>Francesco</strong> bene apponeasi

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