La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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scaturigine <strong>di</strong> pura, limpi<strong>da</strong> e fresca acqua provenne, che rimaser tutti compresi<br />
<strong>da</strong> altissima maraviglia. Ma che è più; valese pure in avvenire quest’acqua a<br />
risanare molti infermi; i quali bevendone con vera fede, ed innalzando il cuore<br />
alla Divina Onnipotenza, ed alla Santità del <strong>Paola</strong>no, ne ricevevano<br />
indubitabilmente la salute.<br />
Durante così fatto viaggio, dovevano in un mattino partire i nostri<br />
passaggieri <strong>da</strong> un Castello, e <strong>Francesco</strong> uscito <strong>da</strong>ll’albergo, entrò ad orare in una<br />
chiesa ivi attigua. Ivi tanto e così fattamente nella contemplazione delle Divine<br />
cose immersesi, che tutto assorto in Dio, obliò sé stesso, il suo viaggio, e tutti gli<br />
altri che stavansi ad aspettarlo. Il perché il Signor <strong>di</strong> Bussiero del lungo aspettare<br />
omai infasti<strong>di</strong>to, mandò un suo domestico ad avvisarlo, che l’ora era già tar<strong>da</strong><br />
per la partenza. Andò quegli, ma per quanto facesse <strong>di</strong> cercare e ricercare per<br />
quella chiesa, non gli fu agevole cosa rivederlo; e ( ve<strong>di</strong> maraviglia! ) comunque<br />
più volte gli fosse passato vicino e lo avesse avuto d’innanti a sé, pur non lo<br />
ravvisava unquamai. E vedendo omai come ogni sua sollecitu<strong>di</strong>ne tornava senza<br />
effetto, pensò <strong>di</strong> tornare al Bussiere, <strong>di</strong>cendogli, come <strong>Francesco</strong> non era mica in<br />
quella Chiesa.<br />
A cotesto annunzio, non vi so <strong>di</strong>re le smanie <strong>di</strong> colui, al quale era già<br />
caduto nell’animo che <strong>Francesco</strong> ritornato sen fosse nella Calabria. Ma dettogli<br />
<strong>da</strong>l P. Bernar<strong>di</strong>no <strong>da</strong> Cropolati, or<strong>di</strong>naria costumanza essere <strong>di</strong> <strong>Francesco</strong> il<br />
rendersi invisibile a’ riguar<strong>da</strong>nti, quando egli orava, nel fine <strong>di</strong> non esserne<br />
<strong>di</strong>stratto, sollevassi alquanto nel cuore. An<strong>da</strong>ron quin<strong>di</strong> tutti in chiesa per<br />
ricercarlo, né il videro guari manco, ed allor quando egli no eran già <strong>di</strong>sperati <strong>di</strong><br />
poterlo ravvisare. <strong>Francesco</strong>, finita l’orazione, si fe’ loro alla rincontra, e pieni <strong>di</strong><br />
gioja il Bussiere, e gli altri tutti, per averlo in buon punto riveduto, si brigarono<br />
<strong>di</strong> porsi in via ed il loro cammino seguitarono.<br />
E qui cade in acconcio il <strong>di</strong>re come ( secondocchè taluni ci han<br />
traman<strong>da</strong>to nei loro scritti ) facessero il rimanente del viaggio infino a Tours per<br />
la Borgogna, per Basigni e per la Campagna. Altri non però han voluto che