La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi
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alte grazie a Dio, e al <strong>Paola</strong>no della conseguita guarigione del figliuolo, il quale<br />
fu <strong>da</strong>ppoi delle religiose lane <strong>da</strong> <strong>Francesco</strong> vestito, ed in esse perdurò a menar<br />
<strong>vita</strong> degna <strong>di</strong> quel santo Uomo <strong>di</strong> cui egli avea comune il sangue, l’abito e il<br />
nome.<br />
Guglielmo Cucumelle accolto <strong>da</strong> <strong>Francesco</strong> tr’ suoi era già stato ammesso<br />
nel Noviziato <strong>di</strong> Tours, ed ivi <strong>di</strong>sponevasi <strong>di</strong> fare una generale confessione de’<br />
suoi peccati secondo il lodevole costume <strong>di</strong> tutti coloro che vestono abito<br />
religioso. Invido il demonio <strong>di</strong> quella buona pratica, grandemente adoperassi a<br />
sturbarlo, facendo d’improvviso riconoscere il novizio quale indemoniato. Die’<br />
questi <strong>da</strong>pprima in sospiri e pianti, mentre era a desinare; <strong>da</strong>ppoi uscito <strong>da</strong>l<br />
refettorio nell’incamminarsi insieme agli altri religiosi alla chiesa per rendere a<br />
Dio le convenevoli grazie, fuggisi <strong>da</strong>gli altri, e posesi <strong>di</strong> repente a giacere sul<br />
letto; <strong>da</strong>l maestro de’ novizi che avealo seguitato fu ravvisato orribile nel volto,<br />
ed avente gli occhi fuori della loro orbita, stravolto il labbro, ed esalante<br />
sulfurici e puzzolenti sudori. Accorsero tutti i suoi compagni a vederlo, e come<br />
<strong>da</strong> malvagio spirito invasato riconoscendolo, già si fecero ezian<strong>di</strong>o ad<br />
esorcizzarlo. Ma ogni fatica tornò senza effetto, quantunque per tre ore vi<br />
fossero grandemente adoperati. Fu <strong>da</strong> ultimo in strutto della cosa <strong>Francesco</strong>, il<br />
quale nella sua solitaria stanza rinchiuso avea l’anima intesa a trattare<br />
familiarmente con Dio. Egli venne, ed avvicinantosi all’uscio <strong>di</strong> quella cella,<br />
ascoltando che <strong>da</strong> un Sacerdote si leggeva la passione del Redentore, non volle<br />
entrare per non <strong>di</strong>sturbarne la lezione. U<strong>di</strong>tasi pertanto con una fioca e tenue<br />
voce esclamare: o nimico, nimico! Che non altro fai che opporti a coloro che<br />
vogliono fare de’ lor peccati vera ammen<strong>da</strong>, quando sarà che <strong>da</strong> tale malvagia<br />
pratica tu ri rimanga!! Entrato finalmente nella stanza, fecesi ad interrogare il<br />
demonio per qual mai ragione tormentasse quel giovane che al servigio <strong>di</strong> Dio<br />
erasi già consacrato? Il demonio in tre linguaggi gli rispose, cioè ebraico, greco,<br />
e latino; e secondo i medesimi ezian<strong>di</strong>o <strong>Francesco</strong> il volle opporre, durò la<br />
questione per il lasso <strong>di</strong> un’ora, or forti minacce facendo quel malvagio, talora