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La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi

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fu semplicemente ingresso, ma sì trionfo benanche; ed il suo arrivo non fu come<br />

quello <strong>di</strong> un privato uomo, ma non altrimenti come <strong>di</strong> un Re celebrato non con la<br />

sola gioja de’ citta<strong>di</strong>ni, ma con pubblica festa, e con plauso universale <strong>di</strong> tutto un<br />

popolo.<br />

E perché <strong>di</strong> cotal solenne ricevimento onde <strong>Francesco</strong> in Napoli fu<br />

accolto, si abbiano le più precise notizie, abbiam reputato esser pregio dell’opera<br />

il riportarne in questo luogo con la più <strong>di</strong>ligente accuratezza le più ragguagliate<br />

e più sincere particolarità. Le piacce della citta tra loro primamente convennero<br />

in un concorde sentimento, che ben potea <strong>di</strong>rsi <strong>da</strong> Dio loro certamente spirato,<br />

non famiglia essendovi stata, non casa, né in<strong>di</strong>viduo neppure che ne <strong>di</strong>scor<strong>da</strong>sse.<br />

Il comune lor parere si fu quello <strong>di</strong> ricevere nella lor città <strong>Francesco</strong> nella forma<br />

più magnifica, più pomposa, e più <strong>di</strong>vota che mai per essi potessesi praticare. E<br />

<strong>da</strong> così fatto generoso proponimento <strong>di</strong> quei citta<strong>di</strong>ni non <strong>di</strong>scordò il pensiero<br />

del Principe; avendo ancor egli stabilito <strong>di</strong> rendere al <strong>Paola</strong>no nel ricevimento,<br />

onde in quella città doveasi accoglierlo, tutti quegli onori, e tutte quelle cortesìe<br />

che mai venir potessero rendute ad un Sovrano suo pari.<br />

Epperò Re Fer<strong>di</strong>nando ed i suoi figliuoli alfondo Duca <strong>di</strong> S. Agnolo col<br />

gran seguito che lor facea la numerosa lor Corte, usciron fuora del real Castello,<br />

ed alla sopraddetta porta Capuana avviaronsi, per ivi fermarsi ed aspettar<br />

<strong>Francesco</strong>, nello stesso luogo convennero tutti i funzionari, il baronaggio ed una<br />

folla immensa <strong>di</strong> persone essendo stato trascelto <strong>da</strong>lle piazze nobili,<br />

antecedentemente il Sin<strong>da</strong>co, il quale benanco ivi era an<strong>da</strong>to per decorarne con<br />

maggior formalità il ricevimento. <strong>La</strong> curiosità, carattere <strong>di</strong>stintivo del basso<br />

popolo, avea fatto moltiplicar grandemente il numero delle persone in modo che<br />

ben sarebbesi temuto <strong>di</strong> qualche sinistro, se la pietà non avesse accompagnata<br />

quella gente, la quale poi tutta unita a <strong>Francesco</strong>, insieme con esso-lui alla volta<br />

drlla città incamminatasi facendo a lui corteggio ed onorevole compagnia. Egli<br />

impertanto nel mezzo dell’inviato del Re <strong>di</strong> Napoli a rilento si avvicinava<br />

inverso dell’accennata porta.

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