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La-vita-di-S.-Francesco-da-Paola-Volume - Giovani Minimi

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desiderarsi per lo reggimento <strong>di</strong> una Religiosa ragunanza. Nulla è in essa che<br />

obblighi a colpa mortale, anzi né pur veniale; e soltanto i voti essenziali<br />

obbligano i trasgressori a sacrilegio, perché son voti: onde è che in essa<br />

mirabilmente unisconsi somma austerità, e molta <strong>di</strong>screzione; per cui i<br />

professori <strong>di</strong> essa sebbene a molte cose sieno tenuti e tutte rigorose, non sono<br />

però superiori alle umane forze. Unitamente a questa quarta regola pe’ religiosi<br />

uomini, fu ezian<strong>di</strong>o confermata ed approvata <strong>da</strong> Giulio quella per le donne. Egli<br />

confermò benanco ed approvò il Correttorio, che è uno statuto in cui stabilì<br />

<strong>Francesco</strong> tutte le pene per qualsiasi trasgressione della sua regola; <strong>di</strong>chiarandosi<br />

nel fine <strong>di</strong> esso che per quelle lievissime cose, per le quali non erasi sancita<br />

alcuna pena, fosse ad applicarsi la più leggiera ivi contenuta.<br />

Infino alla prima regola, che, come <strong>di</strong>cemmo, fu <strong>da</strong> Alessandro VI<br />

confermata, chiamavansi i seguaci del <strong>Paola</strong>no Romiti penitenti; ma l’istesso<br />

Alessandro VI fu poi quegli che a richiesta del medesimo <strong>Francesco</strong>, questo<br />

nome in quello <strong>di</strong> <strong>Minimi</strong> tramutò; del qual nome le prerogative, le quasi nono e<br />

molte e ragguardevoli, <strong>di</strong> leggieri si rilevano <strong>da</strong>l fine per cui un tal nome volle<br />

imporre al suo istituto; cioè perché al <strong>di</strong> lui suono gli spiriti de’ suoi Religiosi si<br />

destassero, ed eccitassero a fare spesso profon<strong>di</strong>ssimi atti <strong>di</strong> umiltà, ed<br />

aspirassero non a grado mezzano, ma al più sublime <strong>di</strong> questa sovrana virtù<br />

centro <strong>di</strong> tutte le virtù: ma chi maggiormente <strong>di</strong> saperne avesse vaghezza potrà<br />

leggere il Comento del Pierini, che lungamente ne parla.

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